Home FixingFixing San Marino, cassa integrazione guadagni: dicembre freddo

San Marino, cassa integrazione guadagni: dicembre freddo

da Redazione

Nella seduta del 14 dicembre alla Commissione si sono rivolte 142 aziende del territorio, per un numero complessivo di 1.206 lavoratori.

 

di Alessandro Carli

 

Negli ultimi due mesi dell’anno le imprese sammarinesi che hanno fatto richiesta di cassa interazione guadagni sono abbondantemente sopra le mille unità. Ricordiamo che a novembre la Commissione Cig aveva analizzato 130 domande per oltre mille lavoratori dipendenti. Un trend che, nella sessione di metà dicembre, ha subito un lieve e costante incremento. Nella seduta del 14 dicembre infatti alla Commissione si sono rivolte 142 aziende del territorio, per un numero complessivo di 1.206 lavoratori. Dall’inizio del ricorso massiccio all’ammortizzatore sociale – tre anni fa -, sono cambiati i settori: a quello industriale, oggi si affiancano anche i ristoranti, i bar, i negozi e gli studi professionali. Il bollettino di statistica della Repubblica di San Marino, quasi a voler sottolineare lo stato di difficoltà delle imprese locali, ha messo in luce una realtà di affanni: nel 2011 le aziende che hanno dovuto chiudere sono state 552. la mannaia della crisi si è abbattuta sull’immobiliare e sui servizi (293); a seguire il commercio (108) e le industrie manifatturiere, 71.

 

Italia

 

Negli ultimi mesi sono stati ribaltati gli equilibri economici e finanziari mondiali, ma la crisi si fa sentire soprattutto nell’economia reale. Cresce il ricorso alla cassa integrazione, che a novembre ha raggiunto 900 milioni di ore dall’inizio del 2011 e viene ipotizzato il superamento della soglia del miliardo entro la fine dell’anno. Si confermano parcheggiati in cassa integrazione guadagni circa 500 mila lavoratori a zero ore che hanno perso nel loro reddito oltre 3,4 miliardi di euro, pari a 7.300 euro in meno a testa. L’area del Paese che sta pagando maggiormente il crollo dell’occupazione sarebbe quella industrializzata, anche se la tendenza è di un boom di richieste in tutte le aree dell’Italia, da nord a sud. Infatti, se il Nord paga con un +3,2% a novembre su ottobre, a Trento si registra una situazione drammatica, con una crescita di richieste per la cassa integrazione del 129,5%, mentre in Liguria, complice anche l’effetto devastante del maltempo delle scorse settimane, la crescita è stata di oltre il 45% e in Emilia Romagna si va oltre il 23%.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento