Home NotizieItalia Roma, verso l’edizione 2012 del Meeting di Rimini: l’uomo e l’infinito

Roma, verso l’edizione 2012 del Meeting di Rimini: l’uomo e l’infinito

da Redazione

Presenti tra gli altri Guzman Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, Marta Cartabia e Franco Frattini.

 

“Il titolo del prossimo Meeting – ha detto il presidente Emilia Guarnieri, lanciando il tema che scandirà l’edizione 2012 – riafferma la profonda ragionevolezza di un cammino umano che voglia prendere i desideri del cuore come misura dei propri passi; infatti, recita il titolo, “la natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”, solo questo rapporto con l’infinito legittima un desiderio che porta scritto in fronte più in là”. In 150 al Centro internazionale di Comunione e liberazione di Roma per il tradizionale appuntamento con gli auguri di Natale del Meeting. Presenti tra gli altri Guzman Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina, il giudice della Corte Costituzionale Marta Cartabia, il viceministro Mario Ciaccia, Franco Frattini e tanti altri amici del Meeting per una serata che sin dalle prime note si è rivelata speciale.
“Una realtà percepita come ultimamente positiva anche quando mostra il suo volto più contraddittorio”. Parte dal giudizio sulla crisi il padrone di casa Roberto Fontolan per introdurre la serata all’ insegna degli approfondimenti scientifici di Marco Bersanelli e il racconto del recente viaggio in Giappone di Emilia Guarnieri.
“Puntare sulla positività del reale – dice il direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione Fontolan – è un po’ rischioso ma la nostra millenaria storia dimostra come questa consapevolezza abbia permesso di costruire il futuro dell’uomo. E’ una grande storia che ospita al suo interno il percorso 30ennale del Meeting, esperienza nata appunto dalla certezza della positività del reale”.
Lo scienziato Bersanelli ha raccontato, anche attraverso affascinanti immagini, lo scopo della missione Planck cui prende parte e che si propone di analizzare le galassie più lontane per scoprire i segreti delle prime fasi di formazione dell’Universo.
“L’Universo è il punto in cui l’uomo s’interroga sulla sua natura. La visione del cielo stellato ha accompagnato per migliaia di secoli gli uomini – ha detto -, l’immensità del cielo. La cultura di tutti i popoli antichi e di tutti e cinque i continenti vede nel cielo lo specchio della propria natura del divino. In fondo a tutte le galassie in realtà c’è una sfera che ci circonda e che porta l’immagine dell’universo come era all’origine. L’universo è ricco di misteri irrisolti, una realtà che ci resta da conoscere ancora al 96 per cento. Una sfida affascinante. I segreti più profondi riguardano ancora una volta il rapporto tra l’uomo e l’universo. come è possibile che a noi sia dato comprendere attraverso la matematica? Come è possibile che l’universo sia così pronto ad accogliere attraverso le sue sfaccettature la vita?”.
L’intervento è stato poi ripreso da Emilia Guarnieri legandolo al tema del Meeting e alla sfida della crisi.
“E’ un’ultima estraneità gli uni agli altri che rischia di dominare oggi sulla scena pubblica, questa estraneità l’uno al bisogno dell’altro, questo individualismo spietato che fa vedere nell’altro sempre un possibile nemico, che ci fa sentire liberi quanto più siamo autonomi gli uni dagli altri. É quella stessa arida concezione che relega i desideri più veri dell’uomo ad un bene voluttuario, di cui si può anche fare a meno, e che marchia con la parola utopia qualunque esigenza del cuore, quelle esigenze che non si appagano mai, che hanno il sapore dell’inesauribile, quelle che portano scritto in fronte, come diceva Montale ‘più in là’. Bersanelli facendoci guardare tutta questa immensità ci ha messo di fronte al fatto che il desiderio, l’esigenza di verità e giustizia, sono il tratto caratteristico che abbiamo in comune e che ci fa uomini soggetti degni di quel mondo che Bersanelli ci ha fatto vedere. In Giappone abbiamo visto proprio questo mistero all’opera”.
Ad introdurre il racconto del viaggio del Meeting in Giappone, sulle tracce della amicizia tra don Luigi Giussani e il reverendo Soho Habukawa, è stata la giornalista Monica Maggioni, che ha presentato “Cuore più profondo”, il titolo del servizio di Paolo Carpi sul recente viaggio in Giappone proiettato nel corso della serata e trasmesso qualche settimana fa all’interno di Tv7.
“Sono qui – spiega Monica Maggioni – per raccontare un viaggio, il vostro, verso il Giappone. Viaggio d’incontro, di scoperta, sulle tracce di un uomo dai grandi orizzonti, che tanto tempo fa aveva già intuito quanto l’incontro tra i mondi e le culture, e dunque anche le diverse manifestazioni religiose di queste culture, fosse importante”.
Un viaggio ricco di sorprese, “che – ha sottolineato Emilia Guarnieri – tra l’altro ci ha permesso di goderci Habukawa, personaggio la cui umanità è veramente qualcosa di godibile, uomo dalla grande dolcezza, intelligenza e sensibilità, una di quelle persone su cui il mistero ha deciso di mettere la mano affinché avessero un ruolo grande nel tempo della sua vita”.

 

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