Home FixingFixing Diario della Crisi del 16 dicembre 2011

Diario della Crisi del 16 dicembre 2011

da Redazione

La crisi si fa strage all’americana, da Firenze a Liegi. Nello stesso giorno a New York l’asta di Christies dei gioielli di Liz Tailor batte la bellezza di 115 milioni 932 mila dollari.

di Saverio Mercadante

La crisi si fa strage all’americana da Firenze a Liegi. Che le vittime siano un bimbo di diciassette mesi o un ambulante senegalese conta poco per lo stragista, conta solo spegnere la vita degli altri e poi la propria.

E se c’è qualcuno che pregherà con il rosario per i morti ammazzati e quelli suicidi, sappia che quell’oggetto simbolo della devozione cristiana segue una filiera da globalizzazione che va da Skutari in Albania, al Vaticano. Dal Vaticano a Cusercoli nell’appennino forlivese, dove c’è una fabbrica che produce corone, e delocalizza anche in Cina, Albania, Ecuador, Romania. In Albania, invece, fabbricano rosari le donne imprigionate in casa dal codice Kanun, l’antico codice d’onore dell’Albania del Nord costringe in casa le donne imparentate con un assassino: guadagnano sette centesimi per assemblare una corona che nelle botteghe romane viene rivenduta a venti euro. Inchiesta su Repubblica. A New York nel giorno delle stragi la morte ha brillato nel ricordo degli occhi viola di Liz Taylor e del tempestoso matrimonio con Richard Burton. Già a metà serata, la casa d’aste Christies aveva annunciato che la collezione dell’attrice scomparsa era diventata la più costosa collezione privata di sempre. La famosa ‘Peregrina’, perla unica del XVI secolo, montata su un collier di rubini, diamanti e perle di Cartier, che faceva parte dei gioielli di Liz Taylor messi all’asta a New York, è stata aggiudicata per 11,84 milioni di dollari (quasi 9 milioni di euro), un vero e proprio record mondiale per un gioiello con perla venduto all’incanto. Trovata nel XVI secolo da uno schiavo panamense che avrebbe così riconquistato la libertà, questa perla unica al mondo sarebbe stato indossata da diverse regine di Spagna e d’Austria ed è stata raffigurata in alcuni dipinti di Velasquez. Burton nel 1969 l’aveva pagata poco 37.000 dollari. Al termine della serata l’incasso è stato pari a 115 milioni 932 mila dollari.

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