Home FixingFixing Multe, Rimini e San Marino divise da un milione di Km

Multe, Rimini e San Marino divise da un milione di Km

da Redazione

multe

Il caso: notificati a una sammarinese due verbali riminesi del 2008 e transitati sul Titano nel 2010. Sabato Riccio spiega a Fixing l’infinita trafila delle sanzioni.

 

di Saverio Mercadante

 

Esco dalla redazione e vado a comprare le sigarette. Sul bancone del negozio due multe fatte in Italia, a Rimini. Del 2008. Notificate alla titolare il 20 novembre del 2011. Sul verbale della polizia di Rimini il timbro del tribunale unico datato novembre 2010. “Naturalmente pagherò ma non sapevo nemmeno che me le avevano fatte. Se le avessi ricevute dopo dieci giorni, mio marito avrebbe evitato di passare ancora in quella via dove ad una certa ora era vietato il transito. Non lo sapeva. Così ci hanno fatto altre due multe nello stesso posto”. L’episodio conferma la farraginosa lungaggine della burocrazia, del percorso amministrativo tra Italia e San Marino, che ha permesso di accumulare, così affermavano i giornali italiani nei giorni scorsi, decine di migliaia di multe. In particolare, per il Comune di Rimini, secondo Il Resto del Carlino, la sola polizia municipale riminese, negli ultimi 3 anni, dall’1 gennaio 2009 ad oggi, ha inviato sul Titano 24.469 verbali per altrettante multe fatte nel territorio comunale riminese. Negli ultimi due anni la polizia municipale ha elevato circa 110-120mila multe all’anno (comprese anche le sanzioni elevate con autovelox, Vistared e vigile elettronico): un 10% circa nei confronti di veicoli con targa sammarinese. Dal Titano la polizia municipale deve incassare, solo per le 24mila e passa multe fatte dal 2009 a oggi, quasi 2 milioni di euro: 1 milione e 865mila, per la precisione. Ma in realtà dall’1 gennaio 2009 a oggi “abbiamo incassato da San Marino solo 132mila euro, e una buona parte di questi è per sanzioni precedenti al 2009”, afferma la polizia municipale. La materia è regolata da una convenzione del 1939 che nel tempo naturalmente è stata adeguata. Tra l’altro, da San Marino è stato chiesto nei mesi scorsi un mutamento di modalità operativa per le notifiche delle multe fatte in Italia ai sammarinesi e reciprocamente in Repubblica agli automobilisti italiani. “Le multe che vengono elevate ai sammarinesi in Italia – conferma il Coordinatore delle Forze di Polizia Sabato Riccio – arrivano certamente a San Marino per le notifiche. E’ chiaro che trattandosi di uno stato straniero le procedure sono più lunghe: sussistono prassi da relazioni internazionali. Gli organi accertatori, le varie polizie italiane, spediscono i verbali all’ambasciata d’Italia a San Marino, che a sua volta li trasmette alla Segreteria di Stato per gli affari esteri”. A quel punto i verbali vengono mandati alla motorizzazione per verificare le generalità dell’intestatario della macchina multata. “Poi c’è la trafila al contrario. La Motorizzazione scrive agli Esteri, che scrivono all’ambasciata, la quale a questo punto rispedisce il tutto in Italia”. Si lamentano dagli uffici della polizia municipale italiana: “Da quando viene fatta la multa, a quando l’ambasciata di San Marino ci passa i dati sul veicolo multato per risalire così al proprietario, può passare anche un anno o un anno mezzo”. “Siamo uno stato estero – continua il Coordinatore – e questa è la trafila. I vari uffici hanno le loro incombenze. Comunque c’è stata una sentenza della corte di cassazione che ha stabilito che l’anno non decorre più dal giorno in cui la multa è stata fatta ma dal momento in cui l’organo accertatore è venuto a conoscenza dell’intestatario del veicolo. In ogni caso è scontato che il sammarinese debba pagare, altrimenti s’instaura la procedura forzata”. Tutte le polizie sammarinesi hanno personale dedicato all’esplicitazione delle procedure attinenti alle multe italiane. Ma non è finita. Le notifiche, dopo l’avvenuta conoscenza dell’intestatario, vengono inviate di nuovo dall’Italia al Tribunale Unico di San Marino. Il quale provvede a spedirle alle forze di polizia che a loro volta le inviano ai multati sammarinesi. I quali hanno due possibilità o pagarle subito o fare ricorso. “Per quanto riguarda invece gli automobilisti italiani che prendono una multa a San Marino non vi è lo stesso livello di reciprocità. Per quelli a cui viene contestata l’infrazione sul posto la contravvenzione deve essere pagata subito, pena il sequestro della macchina come per ogni cittadino straniero. Ma questo succede in tutti gli stati. Per le altre multe elevate in assenza dell’intestatario del veicolo, divieto di sosta o quant’altro, la multa viene spedita in Italia direttamente agli interessati. Dunque, alcuni pagano, altri no. E non sussiste in questo caso una procedura certa, lineare, che deve essere perfezionata. Non è ancora chiaro a quali forze di polizia bisogna far riferimento e a quali tribunali. Ci siamo quindi attivati in concerto con la Segreteria per gli affari esteri per chiarire definitivamente questo percorso aprendo un tavolo tecnico con l’Italia e ottenere una perfetta reciprocità”.

Nel 2010 sono state elevate ai cittadini italiani, esattamente 3.220 multe. Quelle che non sono state ancora pagate con riferimento ai primi mesi del 2011 sono 849.

 

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