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Cotes al sindacato: nessuna intimidazione. Chi ci ha invitati ad andarcene in Italia?

da Redazione

La lettera aperta di Pier Giovanni Terenzi (Cotes Spa): Nessun comportamento antisindacale e nessun atto intimidatorio. Al contrario, la volontà di salvaguardare i posti di lavoro in una situazione difficile.

Riceviamo e pubblichiamo da Pier Giovanni Terenzi, Amministratore Unico di Cotes Spa, sulle polemiche con il sindacato di questi giorni. “Nessun comportamento antisindacale e nessun atto intimidatorio. Al contrario, la volontà di salvaguardare i posti di lavoro in una situazione difficile”.

 

COTES S.p.A. non ha svolto alcuna attività anti-sindacale, non ha usato forme di pressione e ricatto, né messo in atto azioni intimidatorie nei confronti dei dipendenti.

A fronte di una crisi sempre più aggressiva, caratterizzata da decrementi progressivi degli investimenti nel settore delle telecomunicazioni con conseguenti diminuzioni dei volumi di attività e fatturato, COTES S.p.A., insieme all’Anis, ha convocato più volte il Sindacato, la rappresentanza sindacale aziendale e tutti i dipendenti per illustrare la situazione di criticità, spiegare le effettive necessità e presentare proposte concrete nell’intento di risolvere i problemi e salvaguardare il livello occupazionale.

Salvare i posti di lavoro, in questa fase storica, non può che passare attraverso una condivisione di sacrifici sostenibili da parte di tutti, lavoratori compresi.

E’ con questo spirito che abbiamo incontrato i dipendenti, in un clima di dialettica costruttiva, senza ricatti e minacce di licenziamenti, come i sindacati stanno cercando di far apparire.

Porre la questione, come sta facendo il Sindacato, sul piano della polemica, della conflittualità e ricorrendo a casi giudiziari del passato che hanno confermato la totale correttezza dell’azienda, non aiuta sicuramente a salvare i posti di lavoro, a superare le difficoltà. Anzi, rende ancora più critica una situazione già difficile e complicata per la COTES S.p.A. e per tante altre imprese.

L’unica vera “inaccettabile intimidazione” verso i dipendenti è racchiusa nelle parole usate dal Sindacato durante uno dei tanti incontri alla ricerca di soluzioni, quando rivolgendosi alla direzione della COTES S.p.A. gli stessi dirigenti sindacali che oggi lanciano pesanti e gratuite accuse, si sono spinti ad affermare: “Chiudete l’Azienda a San Marino, aprite in Italia ed assumete alle condizioni che volete”.

E’ questa la tutela dei posti di lavoro?

 

Pier Giovanni Terenzi

Amministratore Unico

COTES S.p.A.

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