Home NotizieSan Marino San Marino, ANIS risponde al sindacato sul caso della Cotes

San Marino, ANIS risponde al sindacato sul caso della Cotes

da Redazione

Vi sono stati incontri dove è stata illustrata la situazione, spiegate le obbiettive necessità delle imprese e sono state presentate le proposte per superare i problemi.

 

Dal mese di settembre ad oggi sono state aperte procedure di riduzione di personale o di chiusure di imprese per complessivi cinquanta casi. Circa quattro imprese alla settimana sono state coinvolte dalla crisi in atto che tocca gravemente anche il sistema industriale sammarinese. L’Europa, le difficoltà dell’euro,  i debiti sovrani, uccidono le speranze di crescita dell’economia relegando le imprese e i lavoratori in un clima di recessione annunciata per il 2012. Anis in questi così gravi frangenti sta compiendo il massimo sforzo e sostiene tutte quelle iniziative utili per preservare  le imprese e i posti di lavoro. All’interno di un quadro così drammatico vengono dunque chiesti sacrifici ai lavoratori come alle stesse imprese che in questi mesi hanno perso fatturato e continueranno a perderlo nel prossimo anno, in una fase di recessione generalizzata che mette a rischio il lavoro di tutta una vita. Dispiace, dunque, vedere il sindacato, che Anis vorrebbe accanto protagonista in questa operazione di contenimento della crisi, porsi  invece sul piano della polemica e della conflittualità, come se facesse parte di una realtà completamente diversa. Eppure siamo convinti che anche il sindacato abbia la netta consapevolezza della gravissima situazione economica. Lo ha dimostrato in altre occasioni, dove ha cercato accordi positivi proprio per salvare i posti di lavoro e le imprese, a volte anche accettando contratti di solidarietà. L’ANIS invita alla massima collaborazione per favorire nuove relazioni che si misurino con la realtà drammatica di questi mesi e trovino soluzioni reali a problemi reali. Nel caso Cotes, così come in altri casi analoghi, ANIS ricorda che vi sono stati incontri dove è stata illustrata la situazione, spiegate le obbiettive necessità delle imprese e sono state presentate le proposte per superare i problemi. Abbiamo sempre informato il sindacato degli incontri diretti con i lavoratori prima di effettuarli. Chiediamo dei sacrifici per salvare i posti di lavoro non è cosa nuova e neppure deplorevole. A che vale lavorare qualche ora in meno se si mettono in difficoltà le imprese e si perdono i posti lavoro?

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