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San Marino, misure urgenti a sostegno dei depositanti di banche

da Redazione

Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, e il Direttore di Banca Centrale, Mario Giannini, hanno illustrato, in conferenza stampa, il Decreto.

 

Il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, e il Direttore di Banca Centrale, Mario Giannini, hanno illustrato, in conferenza stampa, il Decreto sulle misure urgenti a sostegno dei depositanti di banche in regime di sospensione dei pagamenti. “Il provvedimento – ha spiegato Valentini – non è, come ipotizzato da alcuni organi di stampa, in contrapposizione con le decisioni di Banca Centrale in ordine al blocco dei pagamenti della commissariata Banca Commerciale ma, anzi, è stato suggerito proprio dallo stesso Istituto e dai Commissari per tutelare i depositanti di questa e di altre banche che dovessero essere sottoposte a provvedimenti di sospensione dei pagamenti”.
La legge bancaria, infatti, ovvero la legge sugli intermediari e servizi finanziari del 2005, è tassativa in merito al blocco dei pagamenti e non tiene conto delle problematiche sociali che esso può creare e della necessaria gradualità che servirebbe al fine di evitare tali problematiche. Da qui, in attesa di una ragionata revisione della legge, la necessità di regolare la materia con il Decreto che contempla tre direttrici principali:

 

1) permette ai Commissari di stabilire, fino alla soglia massima mensile di 2.000 Euro per ogni depositante, la possibilità di utilizzare le proprie disponibilità.

 

2) consente il superamento di tale cifra, in misura omogenea alla liquidità totale della banca, a condizione di non avere risorse in altre banche, e a giudizio dei Commissari, per chi deve assolvere impegni di pagamento di stipendi ai dipendenti, di fornitori o di assegni di mantenimento, a condizione che tali impegni siano precedenti al blocco dei pagamenti;

 

3) il Decreto stabilisce una sorta di moratoria per i depositanti che devono pagare imposte, contributi, rate di leasing, che non incorreranno così nel pagamento di interessi o di mora per il ritardo.

 

Altri due aspetti del Decreto: le somme immesse nei conti correnti dopo la sospensione dei pagamenti non saranno soggette al blocco e per l’ impossibilità dei depositanti di effettuare pagamenti dovuti a privati o enti pubblici, il blocco costituirà causa di forza maggiore.
Con questi provvedimenti – ha aggiunto il Direttore di Banca Centrale Giannini – si evitano problemi sociali, mentre la sospensione dei pagamenti continuerà a garantire i Commissari sullo stato di liquidità e patrimonializzazione, nella fattispecie della Banca Commerciale, per la quale vi sono avanzate trattative di vendita, in parte ad Asset Banca e in parte ad un investitore italiano di cui ancora non si rende noto il nome. Valentini ha colto l’occasione infine per sottolineare il ruolo fondamentale di Banca Centrale nel determinare i parametri di qualità del nostro sistema bancario e nel contribuire alla piena ripresa di credibilità e affidabilità che gli consenta di trovare sempre nuovi sbocchi sul mercato finanziario, nel pieno rispetto della trasparenza e delle nuove regole internazionali.

 

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