Home NotizieSan Marino San Marino, ANIS: patrimoniale “light” con tagli alle spese e piano di rilancio

San Marino, ANIS: patrimoniale “light” con tagli alle spese e piano di rilancio

da Redazione

ANIS_logoRiunito il Direttivo dell’ANIS, che tra le altre cose ha analizzato la Legge di Bilancio e le linee guida del rilancio dell’economia. Ancora una bocciatura per la patrimoniale: per gli industriali ci sono ben altri strumenti per reperire risorse. All’interno la ricetta dell’Associazione di categoria.

ANIS_logo.jpgSAN MARINO – Si è riunito nella giornata di lunedì, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, per fare il punto su tutti i temi di più stringente attualità che riguardano le imprese. In particolare è stata affrontato l’argomento della Legge di Bilancio dello Stato, approvata proprio in questi giorni dal Consiglio Grande e Generale.

La posizione che è scaturita è oggetto di una nota ufficiale indirizzata all’Esecutivo. ANIS esprime preoccupazione per la difficile situazione economica e perplessità riguardo diversi provvedimenti che sono stati adottati.

La nostra Repubblica necessita di una riorganizzazione programmatica dell’apparato pubblico ed un ferreo contenimento delle spese, che doveva cominciare proprio dalla Legge di Bilancio. È altresì fondamentale dare vita ad un progetto di sviluppo che non sia solo nominale, un mero elenco di obiettivi e aspirazioni, che vada ad affiancare al progetto a medio-lungo termine del Parco Scientifico e Tecnologico.

 

Per recuperare le necessarie risorse è indispensabile anticipare quanto meno alcuni aspetti della riforma fiscale – in particolar modo per quello che riguarda l’accertamento dei redditi – e accelerare contestualmente il percorso che dovrà necessariamente portare ad introdurre l’IVA nel 2012.

Un altro intervento che ANIS ha indicato al Governo riguarda la rivalutazione delle quote di partecipazione societaria.

In questa fase di profondo cambiamento sarebbe anche il caso di ragionare su una forma di condono fiscale che possa favorire una ripartenza con un nuovo regime.

ANIS ha espresso sin dal primo momento contrarietà all’idea di una patrimoniale, per come presentata davvero pesantissima, legata agli immobili, peraltro un settore già colpito duramente dalla crisi. Un provvedimento che dunque andrebbe peggiorare la situazione debitoria delle imprese e dei cittadini.

Solo se il Governo presentasse un progetto credibile e strutturato di medio periodo che comprenda una seria campagna di tagli agli sprechi, una vera riorganizzazione della macchina pubblica e un concreto piano di rilancio, potrebbero essere richieste a cittadini ed imprese maggiori imposte, attraverso un riordino della tassazione anche degli immobili. Ma in modo decisamente più contenuto rispetto a quanto annunciato.

 

 

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