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San Marino, Sinistra Unita: nella nuova Legge di Bilancio i soliti affari

da Redazione

SAN MARINO – L’articolo 37 contenuto nella legge di previsione di bilancio 2012, dove si prevede che le industrie possono provvedere direttamente l’approvvigionamento del gas metano, sembra ancora una volta un regalo ai soliti amici a discapito dell’interesse pubblico, manca solo il nome e cognome.

 

La direttive europea 98/30/CE a cui si fa riferimento, non obbliga gli stati a permettere questo tipo di opportunità, ma descrive norme comuni per il mercato interno del gas naturale, per di più non ci risulta che queste direttiva sia stata assorbita dalla legislazione sammarinese, ma quando ci sono interessi di pochi si può diventare anche europeisti.

 

Fra l’altro, nella legge LEGGE 25 maggio 1981, n. 41 Statuto dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, all’articolo 30 comma 1 si scrive: ” al Servizio Acqua-Gas dell’ AASS compete la captazione, trasporto e distribuzione di acqua e gas” , quindi un procedimento corretto avrebbe richiesto prima una modifica a questa legge, poi definito regole e tariffe per il vettoriamento come successo negli altri paesi europei.

 

In questo modo il Governo permetterà a qualsiasi industria di acquistare il metano anche fuori San Marino, ed obbligherà l’AASS a mettere a disposizione le sue reti e la sua concessione che ha dal Ministero Italiano che fra l’altro prevede un quantitativo ben delimitato, per di più con il grosso rischio che l’AASS dovrà potenziare le sue reti con costi ingenti senza alcun introito.

 

Ma il business potrebbe essere anche un altro, quello di fare energia elettrica con la cogenerazione metano-ecc, poi obbligare l’AASS ad acquistarla magari con tariffe elevate come quelle previste negli incentivi per le rinnovabili, e tutto ciò significherebbe in pochi anni portare il bilancio dellAASS a disavanzi enormi quindi alla sua svendita.

 

Se quanto scritto sopra non sarà convincente per coloro che dovranno approvare questo articolo, ricordiamo di andarsi a leggere il bilancio dell’ AASS, dove si evince chiaramente che il 90% dei guadagni proviene dalla distribuzione energia elettrica chiudendo i bilanci quasi in pari, e con questi l’AASS riesce a garantire gli altri servizi fortemente in passivo come: i trasporti, la raccolta dei rifiuti, ecc.oltre che dare lavoro a circa 200 persone. Ma proprio su questi introiti da tempo i soliti affaristi stanno mirando come da sempre con l’aiuto della politica compiacente.

 

Noi crediamo che tutte le persone di buon senso dovrebbero attivarsi perché questo modo di operare venga definitivamente debellato, se non altro per il momento di crisi che sta attraversando il paese, dove il bilancio dello Stato soffre da anni, ma il Governo e la sua maggioranza invece di prevedere interventi come la riforma fiscale, imposte sugli immobili sfitti, con alla base l’ equità e la giustizia sociale, permettono l’assalto agli ultimi gioielli di famiglia.

 

Ci auguriamo che il confronto richiesto dalla maggioranza stessa sulla legge di bilancio porti alla eliminazione di questo pericolosissimo articolo che attenta (come altri) alla gestione delle risorse comuni a favore dei soliti noti, alla faccia della valorizzazione e gestione del bene comune.

 

Sinistra Unita

c.s.

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