Home categorieCultura “Tante cose belle” al Novelli di Rimini: la recensione della commedia con Maria Amelia Monti

“Tante cose belle” al Novelli di Rimini: la recensione della commedia con Maria Amelia Monti

da Redazione

Testo leggero, gradevole e piuttosto divertente. E l’attrice si conferma la nuova Franca Valeri della scena italiana.

 

di Alessandro Carli

 

RIMINI – Teatro non significa solamente testi impegnati, drammoni di greca memoria e prove d’attore a diversi carati. Teatro è anche divertissment, leggerezza, commediole garbate, gradevoli. E’ il caso – scenico – di “Tante belle cose”, lo spettacolo ospitato al Novelli di Rimini e cesellato sulla figura e sulla voce di Maria Amelia Monti. Diretta da Alessandro D’Alatri, la pièce si affida, oltre a una Monti perfettamente nella parte (sul palco è una ragazzotta collazionatrice di tutto), a Gianfelice Imparato, Valerio Santoro e Carlina Torta. Un’ora e 45 minuti (compreso l’intervallo) “tagliati” da due scenografie complementari: un esterno (forse di una palazzina) e l’appartamento della “hoarder”, fatto di pile di oggetti, materassi bucati, cappucci di penne e stracci di ogni tipo. La trama, scritta da Edoardo Erba, è lineare e, come nelle commedie che si rispettano, unisce comicità, amore e riflessioni. La Monti è un’infermiera stralunata che si trova a dover fare alcune punture a un signore (Imparato), che poi si rivela essere l’amministratore del condominio. Una perfida signora (Carlina Torta) sostiene che dall’appartamento di Orsina (Monti) esce un odore sgradevole. La macchina degli equivoci raggiunge il climax quando la hoarder viene cacciata di casa: grazie al suo hobby (rovistare nei cassonetti), rinviene una preziosa collezione di francobolli, che le valgono una nuova dimora e una relazione con l’amministratore. Tante (ma non tantissime) le belle cose di questo lavoro. In primis, la conferma che la Monti è la nuova Franca Valeri. Seguono certamente le musiche firmate da Cesare Cremonini e alcuni battute, accolte dal pubblico riminese con risate e applausi. Qualche dubbio sulla caricaturalità dei personaggi di contorno, che però non disturbano lo svolgimento e il ritmo della mise en scene.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento