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San Marino: la politica, le scelte e le soluzioni

da Redazione

Di problemi ce ne sono diversi, a partire dalle sofferenze del Bilancio dello Stato, che peraltro hanno spiegazioni molto semplici.

 

 

di Loris Pironi

 

San Marino Fixing – i nostri lettori più affezionati lo sanno bene – non è avvezzo a fare dell’allarmismo. Siamo consapevoli, casomai, del nostro compito, che è quello di spingere ad aprire gli occhi sulla realtà che ci circonda, stimolando riflessioni. E questo facciamo anche oggi che tutti i nodi sono giunti al pettine. Di problemi ce ne sono diversi, a partire dalle sofferenze del Bilancio dello Stato, che peraltro hanno spiegazioni molto semplici. Ma anche senza la famigerata patrimoniale, che non ci piace come concetto, come principio (anche se c’è una indubbia differenza tra la realtà italiana e quella sammarinese), San Marino è in grado di dare certezze e continuare a garantire sicurezza ai cittadini e alle imprese. Aggiungiamo che già oggi ci sono i fattori necessari per chi vuole investire sul Titano e salire qui, in questo angolo di mondo, per riuscire a distinguersi positivamente. Qualcuno già lo sta facendo. Ci sono però priorità su cui non si può tergiversare, problemi atavici che vanno risolti una volta per tutte. È necessario mettere mano alla fiscalità, con una riforma il cui rinvio è assolutamente deleterio. Occorre cancellare privilegi che non sono più sostenibili. Un sano bilancio dello Stato, in prospettiva, non può non passare da una riorganizzazione della PA e da una netta sforbiciata alla spesa pubblica. Siamo d’accordo con chi vuole l’introduzione dell’IVA, un fronte sempre più vasto. Comprendiamo la posizione delle imprese che reclamano una maggiore competitività (meno festività e più ore di lavoro, sintetizza l’Anis). Occorre trovare nuovi spazi per lo sviluppo; perché no, liberalizzare il commercio. Si deve spingere sulla strada del Parco Scientifico e Tecnologico, che può diventare un fattore determinante per il futuro. Anche mediante una diversa legislazione sui permessi di soggiorno è possibile contribuire ad attrarre competenze e investitori sul Titano. Interventi seri e credibili (ed equi, perché equità sarà la parola chiave per il 2012), in buona sostanza, sono decisamente alla portata. In Italia la politica screditata ha dovuto abdicare, cedendo il passo ai tecnici. A San Marino riuscirà ad adempiere al proprio ruolo?

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