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San Marino, Ente Cassa di Faetano: uno zampillio d’arte

da Redazione

Inaugurata a Chiesanuova la nuova fontana disegnata da Tonino Guerra. “La voce del canneto”, l’acqua e gli steli verticali giocano nel vento.

guerra.canneto

 

 

di Alessandro Carli

 

Si alza nel cielo del Titano “La voce del canneto”, la fontana disegnata da Tonino Guerra e inaugurata, il 6 novembre all’imbrunire, nel cuore pulsante di Chiesanuova. Un’opera donata da Ente Cassa di Faetano e inserita in un lavoro più ampio di riqualificazione che ha coinvolto Piazza Salvatore Conti. Se per il Zarathustra di Nietzsche “una zampillante fontana è la propria anima”, per Guerra lo zampillio dell’acqua è linfa vitale per le 40 canne, ma anche musica: ad occhi chiusi, il vento scioglie il cielo per scrivere – come su un pentagramma – le voci e le note della vita. “L’ho pensata come se un ciuffo della nostra memoria vivesse davanti a noi, carico di ricordi e di antiche presenze” ha scritto lo stesso Guerra. Un pensiero lirico che è stato tradotto – matericamente – dallo scultore del ferro Aurelio Brunelli di Ravenna: 40 arbusti in acciaio e vetro che, rivestendosi di una patina uniforme e resistente, impedisce il progressivo estendersi della corrosione. La forma solida de “La voce del canneto” è invece stata realizzata dal fanese Fausto Baldasserini. Nella fontana, i giochi d’acqua sono delicati e poetici: dalla cima delle canne scende – come un velo di seta – un effetto pioggia quasi autunnale (la stagione che Flaubert accostava ai ricordi e alla memoria), alternata e sgocciolata, dalla pianta degli arbusti, a un effetto nebbia tipicamente novembrino, quasi a voler ricordarci che è l’acqua che irrora le radici, e che le radici sono l’anello che unisce la natura Madre. Una ciclicità che viene ripresa anche nella scultura-totem, che di fatto slancia verso le nuvole le linee verticali dell’opera, e dal bordo inclinato della vasca che – quasi come nei disegni di Escher – ripesca l’acqua per farla ritornare in un ciclo continuo. Una vasca dalla forma ovoidale, con una seduta in pietra di San Marino che fa da periplo alla composizione, minuziosamente cesellata dagli scalpellini del Titano. Rispetto alle altre fontane disegnate dall’artista, la nuova “voce” ha tratti unici: il piano del calpestio intorno al monumento ha una inclinazione e scende di due gradini. La seduta, all’arrivo del visitatore, è nascosta agli occhi: lo sguardo sul canneto e sulla scultura in vetro è libero da ogni impedimento. Gioca con i tempi greci, quest’opera pensata e disegnata da Tonino Guerra: prima Kronos, quel tempo dell’accadere quotidiano, del “qui ed ora”, del prosaico avvicendarsi degli eventi della nostra vita (la realizzazione della fontana, iniziata e finita); adesso l’Aion, il tempo degli dei, il tempo in cui il divino, il luminoso, l’eterno fa irruzione nelle vite dell’uomo (il “Canneto” donato all’infinito spazio dell’arte, alle emozioni senza tempo di tutte le persone che passeranno per Chiesanuova e, sostando qualche attimo, si bagneranno di vento e poesia).

 

ENTE CASSA DI FAETANO


La poesia, le pubblicazioni sui Castelli, la necessità di far riemergere le pieghe più intime e sottili di un passato che, oggi, ha ancora molta di insegnare. E’ sempre nel segno della memoria e del recupero delle radici che si inserisce la donazione de “La voce del canneto” al Castello di Chiesanuova: una mano aperta che sfoglia il libro del tempo che passa. “L’Ente Cassa di Faetano – ha raccontato, il giorno dell’inaugurazione, il Presidente Maurizio Zanotti – ha pensato di rendere ancora più gradevole la vivibilità della piazza, che costituisce uno dei rari esempi di vera piazza, non destinata cioè anche a parcheggio, e che può essere quindi frequentata e pienamente vissuta da adulti e bambini, in totale libertà, nell’intero arco della giornata. Questa consegna non sarebbe ovviamente possibile senza la disponibilità di Tonino Guerra, un artista geniale ed eclettico noto a tutti per i suoi illustri trascorsi di sceneggiatore cinematografico, ma che, più di recente, abbiamo avuto modo di scoprire ed apprezzare come artista a tutto tondo, capace di spaziare con grande naturalezza e competenza dalla poesia alla pittura, alla scultura. La fontana che da oggi impreziosisce il Castello di Chiesanuova credo sia la migliore conferma di quanto detto”. “Mi auguro – ha sottolineato in chiusura Maurizio Zanotti – che anche quest’opera, unitamente alle altre già realizzate dall’Ente Cassa di Faetano o in corso di realizzazione, quali ad esempio il nuovo plesso scolastico di Faetano, il parcheggio multipiano all’Ospedale di Stato, il restauro di Villa Manzoni a Dogana, possano contribuire a mantenere e accrescere da parte della popolazione sammarinese la fiducia concessa al nostro Gruppo Bancario ‘Banca di San Marino’ per lo sforzo che esso sta sostenendo unitamente al nostro Ente a favore di tutta la comunità”.

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