L’amministrazione straordinaria cui la Banca è stata sottoposta da venerdì scorso è in realtà solamente l’atto finale di un percorso che Banca Centrale ha intrapreso il 1° febbraio 2011.
La vicenda del commissariamento di Banca Commerciale Sammarinese (BCS) è stato l’argomento su cui si è incentrata la seduta del Congresso di Stato di ieri mattina e successivamente, nel pomeriggio, la riunione del Comitato per il Credito e Risparmio (CCR). L’amministrazione straordinaria cui la Banca è stata sottoposta da venerdì scorso – ha spiegato il Segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini – è in realtà solamente l’atto finale di un percorso che Banca Centrale ha intrapreso il 1° febbraio 2011. A seguito dell’ispezione, che si è protratta fino alla metà di giugno scorso, Banca Centrale ha redatto un rapporto per la proprietà e ha informato il CCR delle irregolarità nella gestione: criticità per le quali Banca Centrale ha valutato la necessità dell’intervento di Commissari esterni, non riguardando principalmente l’aspetto patrimoniale dell’Istituto. Lo scopo dell’amministrazione straordinaria – ha aggiunto Valentini – è quello di riportare chiarezza in un’amministrazione segnata da anomalie, affinché possa continuare la propria attività senza pregiudizi. Un atto che non è contro la Banca ma a favore della Banca, affinché la struttura stessa e i servizi erogati non vengano compromessi. Intanto l’attività della Banca procede, sotto la supervisione di Banca Centrale. Assieme all’esame della gestione da parte dei Commissari, Banca Centrale si adopererà per cercare nuovi soggetti cui affidare la gestione dell’Istituto, che riprenderà la propria attività in amministrazione ordinaria. In merito alle ipotesi di acquisizione, Valentini ha chiarito come ad oggi l’interesse all’acquisizione mostrato da alcuni soggetti non si sia in effetti concretizzato in proposte da sottoporre all’attenzione di Banca Centrale; se contatti attualmente aperti dovessero palesarsi, sarà compito dell’amministrazione straordinaria valutarli. Il Responsabile alle Finanze ha voluto inoltre fare chiarezza sul ruolo di Banca Centrale e del Governo, che operano in un dialogo aperto e costante, nel rispetto delle autonomie che la legge ha loro assegnato. Da un anno a questa parte Banca Centrale sta effettuando tutta una serie di controlli di carattere ordinario, volti a garantire la tutela del sistema e una migliore operatività degli Istituti bancari sammarinesi. Un monitoraggio continuo che vale come biglietto da visita per il Paese e che, per il caso in questione, “ci auguriamo porti presto alla conclusione dell’amministrazione straordinaria”. Circa le rimostranze espresse dall’opposizione per il mancato riferimento in sede consigliare del commissariamento di Banca Commerciale, Valentini ha precisato come il Governo fosse solamente a conoscenza dell’ispezione in corso, ma non dei risultati della stessa. Sulle accuse mosse invece per la nomina dei commissari, Valentini ha riferito sui criteri che hanno guidato Banca Centrale nella scelta, ovvero l’esperienza e la professionalità dei Commissari. Il Segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli, è intervenuto per offrire la solidarietà dell’intero Governo al collega Valentini, respingendo la richiesta di dimissioni, definite infondate e assurde. Ha anche ribadito come l’azione di Banca Centrale nei confronti di BCS serva a tutelare i risparmiatori e garantire loro una situazione chiara e trasparente. Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha espresso la propria preoccupazione per un atteggiamento denigratorio costante da parte di alcune forze politiche che mina l’autorevolezza delle Istituzioni, la tutela del Paese e dei suoi cittadini. Un’opera di delegittimazione continua del sistema che si pone in palese contrasto con gli impegni presi in sede internazionale, per onorare i quali occorre lavorare in una direzione precisa, chiara e credibile. Il Segretario di Stato al Turismo, Fabio Berardi, è intervenuto rafforzando la tesi per la quale “l’amministrazione straordinaria di BC non deve essere preludio per creare problemi ma per rimettere in bonis l’Istituto nell’interesse dei risparmiatori”. Si tratta di difendere e valorizzare quello che il Paese sta facendo, nei diversi settori di competenza, dal Governo al Tribunale, a Banca Centrale.