di Silvia Della Balda *
SAN MARINO – La culla italiana in cui abbiamo dormito sonni tranquilli è stata fin troppo confortevole. Ci siamo accoccolati nell’agiatezza, ci siamo fatti trasportare nel torpore da una ninna nanna ipnotica e rassicurante. Quando la culla è stata brutalmente scossa, ci siamo ritrovati a terra, doloranti e stupiti. Non ci sono giustificazioni. Bravi amministratori avrebbero dovuto prevedere soluzioni alternative, percorsi differenziati; avrebbero dovuto offrire nuove opportunità e al contempo sollecitare il mondo economico a non soggiacere a soluzioni facili derivate dalle mancanze e dalle falle di altri sistemi, esterni al nostro.
Il momento in cui la culla italiana della nostra Repubblica si è ribaltata è coinciso fatalmente con l’avvio dei lavori di questa Segreteria di Stato, a pochi mesi dalle elezioni del 2008. Venendo dal mondo economico e per niente condizionati dai gangli della burocrazia statale e dell’appartenenza partitica, avevamo già una visione per San Marino, del tutto differente da quella che si era sviluppata negli ultimi decenni. Basti dire che i primi due progetti su cui abbiamo lavorato fin da subito, organizzando incontri, visite e approfondimenti con esperti, sono quelli del Parco Scientifico e Tecnologico e dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri.
Qualità, internazionalizzazione dell’economia e attrazione di investimenti esteri sono le direttrici su cui si è mossa la Segreteria di Stato nei vari ambiti della propria operatività.
L’internazionalizzazione dell’economia sammarinese è un punto fondamentale del nostro lavoro. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione in uscita, stiamo cercando di creare le condizioni per sostenere le nostre imprese all’estero e crediamo che la riforma di Camera di Commercio, in un’ottica di strumento strettamente di sostegno alle imprese, con servizi e studi che possano anche indirizzare scelte o favorire decisioni da parte degli imprenditori, possa dare buoni frutti. Per l’internazionalizzazione in entrata, invece, con l’istituzione dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri, siamo convinti si possa operare per cogliere opportunità di crescita e di rafforzamento della nostra economia.
Entrambi i flussi hanno connotati strategici ai fini dello sviluppo del Paese. Oggi tutti gli Stati cercano di attrarre investimenti innestando una competizione feroce basata su chi è capace di offrire maggiori agevolazioni, migliori servizi e infrastrutture, maggiore sicurezza. Quelli Occidentali, della “vecchia economia”, ammaccati da crisi che si susseguono investendo oramai tutti gli ambiti, compreso quello strutturale, e quelli Orientali e delle nuove economie, galvanizzati da uno sviluppo forte e in costante crescita. Le iniziative di marketing territoriale sono il tramite attraverso cui far circolare le informazioni, presentarsi agli investitori con proposte sostenute da legislazioni e dati certi, nonché con un patrimonio di forza lavoro altamente professionalizzata, in grado di offrire qualità.
San Marino ha cambiato pelle. Adesso più che mai, e in modo coordinato, dobbiamo concentrare sforzi e energie in progetti che significhino crescita culturale del Paese, formazione dei giovani, qualità dei servizi, efficienza della Pubblica Amministrazione, flessibilità del lavoro, piano strategico di attrazione di investimenti.
* Segretario Particolare per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio.