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Studio della mobilità fra San Marino e Rimini

da Redazione

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L’incontro è preliminare all’attivazione del tavolo tecnico di lavoro tra la Provincia e il Titano.

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Si è svolto oggi, a Palazzo Begni, un incontro fra il Segretario di Stato al Territorio, Gian Carlo Venturini, il Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi e le rispettive delegazioni tecniche. L’incontro è preliminare all’attivazione del  tavolo tecnico di lavoro per lo studio della mobilità fra San Marino e Rimini che, da parte sammarinese era stato deciso con Delibere del Congresso di Stato del 18 gennaio e del 8 febbraio scorso. Il Segretario di Stato Venturini, nel ringraziare per la disponibilità gli interlocutori della Provincia e del Comune di Rimini, ha sottolineato l’importanza di avviare e concretizzare una strategia comune su questo tema di vitale importanza per il futuro delle due realtà, da sempre correlate per contiguità, non solo territoriale ma anche di interessi turistici, economici e culturali.  Il Presidente Vitali ha convenuto che sul tema della mobilità si giocano molte prospettive future ed ha ricordato i comuni interessi, legati allo sviluppo aeroportuale, fieristico, congressuale, auspicando l’avvio di un dialogo concreto e l’individuazione di precisi punti di partenza. Il Sindaco Gnassi ha ribadito, pur in un momento non facile e ancora fortemente caratterizzato dai problemi legati alla crisi globale, la necessità di costruire insieme logiche di sistema e di addivenire ad un rapporto fra le due realtà territoriali più diretto per la concretizzazione delle rispettive politiche. I tavoli tecnici che faranno seguito all’incontro odierno saranno coordinati dalla parte sammarinese e  vedranno anche la partecipazione dell’ANAS, della Regione Emilia Romagna, con la quale peraltro è in via di definizione un Accordo di collaborazione, e degli altri enti locali interessati. I tavoli verteranno sulle problematiche di riqualificazione della super strada, sul potenziamento delle vie secondarie di accesso alla Repubblica e sullo studio di modalità alternative di comunicazione per le quali potrebbe essere valutato anche l’accesso a forme di finanziamento dell’Unione Europea.

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