Home NotizieSan Marino San Marino, il Coordinamento frontalieri: rivogliamo la franchigia. Alla CSU appello all’unità

San Marino, il Coordinamento frontalieri: rivogliamo la franchigia. Alla CSU appello all’unità

da Redazione

Ancora una volta il Coordinamento Frontalieri di San Marino esprime “seria preoccupazione” per la scadenza della franchigia. Una mannaia che grava su oltre 6 mila famiglie di Rimini e Pesaro-Urbino. Appello all’unità rivolto alla FLI-CSU.

SAN MARINO – Ancora una volta il Coordinamento Frontalieri di San Marino esprime “seria preoccupazione” per la scadenza della franchigia. Una mannaia che, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, calerà implacabile su oltre 6 mila famiglie residenti nelle Province di Rimini e di Pesaro.Urbino.

“Cogliamo positivamente – scrivono in una nota i frontalieri – la notizia dell’incontro fra il Segretario di Stato Mussoni e l’On. Sacconi e dell’istituzione del relativo tavolo negoziale, ma come si sa la politica ha i suoi tempi, e stupisce che in quella sede non si sia fatto il minimo accenno al ripristino della franchigia. Oltretutto mesi fa si parlava di una convenzione sul tavolo del ministro Frattini da chiudere entro l’autunno, ma di quale anno?”

Per quanto riguarda il tavolo italiano, composto dal Coordinamento stesso e al quale partecipano Comune, Provincia di Rimini e CSIR, “siamo grati del lavoro già svolto e che si svolgerà, a breve infatti è previsto un incontro in Provincia con i Parlamentari locali. Apprendiamo anche dalla stampa che la Federazione Lavoratori Industria e la CSU hanno emanato un comunicato ove parlano di un Coordinamento di delegati sindacali costituito per risolvere il problema della franchigia. A loro va il nostro appello alla unità, in quanto questo è quello che il Coordinamento Frontalieri San Marino fa già da tempo: non servono certo sovrapposizioni ma unità di intenti”.

“Insomma – conclude la nota – per sintetizzare, lanciamo un appello a tutte le Istituzioni perché il tempo sta per scadere, i tempi della politica sono inadeguati al carattere di urgenza che ormai contraddistingue questa situazione. Non vogliamo nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere se il provvedimento della Franchigia dovesse decadere. Diventerebbe ancora più aspro il conflitto sociale e in quel caso politica e istituzioni, e non certo noi lavoratori, si dovranno ritenere direttamente responsabili”.

 

 

 

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento