Home FixingFixing Goccia cinese: gli effetti della migrazione su un piccolo Stato

Goccia cinese: gli effetti della migrazione su un piccolo Stato

da Redazione

E’ quanto ci insegna il dott. Costantino Filidoro nella sua relazione del maggio scorso in occasione del Simposio di Economia e Sicurezza per il Paese.

 

Quello legato alla migrazione è un problema che va risolto e non soltanto represso. E’ quanto ci insegna il dott. Costantino Filidoro nella sua relazione del maggio scorso in occasione del Simposio di Economia e Sicurezza per il Paese. L’intervento – che ora esce nella versione cartacea nella rivista a cura di Asset Banca “Valori Tattili” – è tutto incentrato sulla Repubblica di San Marino, sebbene guardi inevitabilmente anche all’Italia. Si comincia dunque dalla vicina Italia e da un affondo dove il dott. Costantino Filidoro si propone di ripercorrere le tappe fondamentali nelle quali si è tentato di rispondere concretamente al problema dell’immigrazione. Si arriva pertanto a parlare della legge Martelli (legge 39 del 1990), una norma che all’epoca fu considerata da tutti fortemente innovativa e che pose l’Italia ai vertici dei paesi democratici e rispettosi dei bisogni altrui. Successivamente, però, cambiata la geografia europea a causa della caduta del blocco sovietico dell’est Europa, al quale fecero seguito conflitti e sconvolgimenti territoriali alla base di flussi migratori di migliaia di persone, le normative italiane risentirono del sentimento xenofobo e razzista che frattanto aveva ripreso vigore nella società. Così le leggi Turco Napoletano (1998) e Bossi Fini (2002) posero in campo, più che una soluzione vera e propria, una certa repressione del fenomeno migratorio. Con gravissime conseguenze sulla gestione dei flussi migratori che ora sfuggono ad ogni controllo e che, di riflesso, si ripercuotono su San Marino. Qui, per ragioni di confini, valgono le stesse regole italiane, vale a dire che quanto è regolare in Italia, diventa regolare per il riconoscimento al transito, anche a San Marino. Essendo però un piccolo stato, San Marino subisce gli effetti della mancata soluzione al problema dell’aumento dei flussi migratori in Italia in maniera molto accentuata. Un piccolo stato è infatti più esposto alle attività criminose per via della propria vigilanza che, sebbene attentissima è, ovviamente, proporzionata alle sue dimensioni. Occorre dunque una visione comune a tutta l’Europa – ed è auspicabile, secondo la visione di Filidoro, che presto San Marino ne faccia parte – per far fronte ai problemi legati alle attività criminose che tolgono ai luoghi parte del proprio incanto.

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