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Biennale di Salonicco: un ponte colorato tra la Repubblica di San Marino e la Grecia

da Redazione

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Giovanni Vincenzi e Giacomo Amicucci rappresenteranno la Repubblica di San Marino alla XV Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, in scena a Salonicco dal 7 ottobre al 6 novembre prossimo.

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di Alessandro Carli

 

Giovanni Vincenzi e Giacomo Amicucci rappresenteranno la Repubblica di San Marino alla XV Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, in scena a Salonicco dal 7 ottobre al 6 novembre prossimo. Una vetrina di assoluto prestigio, ma allo stesso tempo un’occasione di aperto confronto con gli stili e le arti che attraversano il Vecchio continente. L’opera di Giovanni Lens Vincenzi (nella foto) – selezionato per le arti visive – si intitolata “Melange” ed è costituita da 7 autoritratti fotografici elaborati al computer nelle quali il volto dell’artista rappresenta il volto di un individuo generico che, annullato metaforicamente, cambia il suo essere (culturale) attraverso relazioni con persone appartenenti a culture diverse. Nuove culture che lentamente entrano a fare parte dell’individuo, instaurando in lui elementi  nuovi e diversi dando inizio ad un processo di “visibile” ibridazione. Poco prima della partenza per la Grecia, lo abbiamo intervistato.

 

Come nasce il suo progetto?


“Ho avuto modo di incrociare il concorso per la Biennale, e ho cercato di entrare dentro l’idea richiesta: la simbiosi. All’inizio ho pensato ad altri lavori – ad esempio uno scambio con il sistema turistico -, poi però mi si è focalizzata l’attenzione sul concetto astratto di contaminazione tra culture. Ho preso il mio volto, e – attraverso Photoshop – ho cercato di camuffarlo, cercando spunti e tratti dei diversi continenti”.

 

Come lo presenterà?


“Ho messo a fuoco sette immagini, scattate di digitale. Sono state stampate a getto d’inchiostro, e verranno esposte in maniera molto ravvicinata, a circa un centimetro e mezzo o  due, l’una dall’altra. La prima è ‘pulita’, poi – procedendo – si vedono le trasformazioni”.

 

Come ha lavorato sulle immagini?


“Nella prima fotografia ci sono io ‘a nudo’. Nei successivi sei scatti, ho lavorato sui tratti somatici: ho inserito e cambiato alcune particolarità, in modo da ricordare le altre culture. In un’immagine ho gli occhi a mandorla e sul fondale appare un cerchio, che ricorda la bandiera giapponese. In altre c’è l’India, o il burka, o l’Africa”.

 

Come sta vivendo la Biennale greca?


“Partirò il 6 ottobre e mi fermerò circa quattro giorni. Non ho mai partecipato ad un evento di questa portata. A Salonicco tutti gli artisti alloggeranno nello stesso hotel. Sono curioso di vedere se e quante relazioni si riusciranno a creare. Le aspettative sono alte: in passato ho visitato Biennali e mi sono fatto un’idea ben precisa, di alto valore. Solitamente le esposizioni sono di buonissima qualità”.

 

Dove va la fotografia oggi?


La fotografia è ancora oggi un messo di espressione particolarmente forte. Più si va avanti con le innovazioni tecnologiche, più – mi auguro – si torna indietro”.

 

 

GIACOMO AMICUCCI


A Salonicco anche l’arte culinaria di Giacomo Amicucci: il giovane chef – con “Un’idea dal Mediterraneo” – è stato selezionato nell’area gastronomica. L’artista proporrà un particolare antipasto di pomodoro pane ed acciughe, una  zuppa di grano, le sfoglie di agnello e si concluderà con biscotti di mandorle, gelato al miele, lavanda  e agrumi vari. Un menù con elementi di base semplici e tipici della cucina mediterranea, ma ricco di creatività e progettato con  grande competenza.

 

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