Home FixingFixing San Marino, dipendenti residenti: tasse basse da record

San Marino, dipendenti residenti: tasse basse da record

da Redazione

family

Cosa cambia con la nuova riforma fiscale? Aumenti di una manciata di euro. Chi guadagna meno di 30 mila euro e ha 2 figli a carico non paga.

family

 

 

di Saverio Mercadante

 

La nuova riforma fiscale garantirà ai lavoratori dipendenti ancora una della tassazioni più basse esistenti nel panorama mondiale. E’ il dato che viene confermato dalle proiezioni sui nuovi parametri dettati dal testo in discussione. Facciamo però una premessa: non c’è dubbio, che per mantenere tale favorevole tassazione, lo Stato sammarinese dovrà puntare nel futuro sempre di più sull’efficienza della macchina statale, il progressivo taglio dei costi, il rilancio dell’economia in grado di produrre ulteriore gettito fiscale. La famiglia, i dipendenti con figli a carico, saranno particolarmente tutelati, attraverso una sorta di quoziente famigliare, che avrà un effetto fiscale veramente modesto. In linea generale i single avranno un maggiore carico fiscale. La previsione è che comunque ci sarà un aumento del gettito da lavoro dipendente non clamoroso: nelle previsioni si aggirerà tra i 3 e i 4 milioni di euro. Ricordiamo che nel nuovo progetto di legge il sistema fiscale si reggerà sul cosiddetto principio di tassazione mondiale. Le persone fisiche dovranno dichiarare tutti i redditi ovunque prodotti con la possibilità di utilizzare il credito d’imposta per le tasse che sono state pagate all’estero. Ma veniamo al dettaglio delle proiezioni in relazione al lavoratore dipendente sammarinese. Un single con reddito da 24.000 euro avrà una tassazione annuale di 747,60 euro. Pagherà, rispetto ai parametri precedenti, 230,42 euro in più. La percentuale di tassazione passerà quindi dal 2,15% al 3,12%, meno dell’1%, dunque. Un lavoratore dipendente con lo stesso reddito e con un figlio a carico nella nuova riforma sarà particolarmente tutelato e pagherà addirittura meno rispetto a prima: la tassazione annuale sarà di 247,60 euro, verserà quindi 169,58 euro in meno rispetto al passato. In percentuale, si passerà dall’1,74% all’1,03%. Il lavoratore dipendente con a carico due figli non pagherà un euro di tasse. Se prendiamo in considerazione un lavoratore dipendente single con reddito di 30.000 euro, la tassazione annuale sarà di 1.459 euro: 432,14 euro in più. In percentuale si passa dal 3,42% al 4,87%. Aumento dell’1,44 per cento. All’interno di questa fascia di reddito, un lavoratore dipendente con un figlio pagherà annualmente 959,50 euro, appena 32,14 euro in più rispetto ai precedenti parametri. In termini percentuali l’aumento è di appena lo 0,11%. Per i single con reddito da 40.000 euro l’imposta netta annuale sarà di 2.646 euro (+491,31 euro). In termini percentuali si passerà dal vecchio 5,39% all’attuale 6,62%. Nella fascia dei redditi da 40.000 euro, per i lavoratori dipendenti con un figlio a carico l’imposta netta annuale sarà di 2.146 euro, cioè 91,31 euro in più. Si passerà in percentuale dunque dal vecchio 5,14% al 5,37%. In queste proiezioni è compresa la quota relativa alle passività deducibili per i residenti: riguarderanno i consumi interni e potranno incidere per il 10% sul reddito, con un tetto massimo di 10.000 euro. Le spese prodotte a San Marino saranno riscontrate attraverso lo strumento della SMaC Card. In altre parole, chi consuma all’interno del territorio aumenta le proprie passività deducibili, incrementa il consumo interno e favorisce l’accertamento del fisco sulle transazioni. Va anche ricordato che uno dei principi innovatori della riforma è quello di una diversa modulazione degli scaglioni e delle aliquote. Ora il nuovo testo prevede un’aliquota dello 0% sino a 14.000 euro; del 15% sullo scaglione dei 42.000 euro; del 25% sino ai 77.000 euro. Oltre i 77.000 euro, infine, l’aliquota è del 35%.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento