Home FixingFixing Diario della crisi del 30 settembre 2011

Diario della crisi del 30 settembre 2011

da Redazione

L’intervista della tv di Stato inglese, la BBC, a un trader poco conosciuto, Alessio Rastani, ha scatenato un vero putiferio.

 

 

di Saverio Mercadante

 

Sta arrivando una nuova recessione e ci sarà qualcuno che farà tantissimi soldi. L’intervista della tv di Stato inglese, la BBC, a un trader poco conosciuto, Alessio Rastani, ha scatenato un vero putiferio. “La crisi economica è come un cancro: se aspetti, aspetti e continui ad aspettare nella speranza che se ne vada, dai alla metastasi il tempo di espandersi e poi sarà troppo tardi. In meno di 12 mesi i risparmi di milioni di persone evaporeranno e ci troveremo in un mondo dominato da Goldman Sachs. La cosa peggiore da fare ora è non fare nulla” ha detto ancora, e molti hanno pensato che abbia espresso quello che analisti e banche sanno ma non dicono. Il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, che forse sa qualcosa di più dei poveri risparmiatori europei, ha annunciato l’ingresso degli eurobond nel prossimo futuro dell’area euro. Nel suo intervento sullo stato dell’Unione a inizio settimana, il presidente della Commissione europea ha rilevato che “gli eurobond rappresentano il prossimo passo per una maggiore integrazione”. Barroso ha anche aggiunto che la crisi del debito è “la più grande sfida della storia” dell’Unione europea. Altro passo epocale dell’UE: la Commissione ha trovato un’intesa sulla proposta di direttiva per introdurre un sistema comune per la tassazione delle transazioni finanziarie, quella volgarmente riassunta come Tobin tax, a partire dal 2014, nonostante le obiezioni di Regno Unito e Olanda  che sono esplicitamente contrari e dei partner internazionali, in particolare gli Stati Uniti d’America. Secondo Barroso, potrà dare un gettito annuo di 55 miliardi. Alessio Rastani, il trader dell’incubo, che ne penserà di queste iniziative, fermeranno il cancro delle recessione? Arrivano gli attacchi anche contro i fondi speculativi. Riscatti a valanga al gruppo Man, tra i principali hedge fund quotati in borsa: 2,6 miliardi in fuga.

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento