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San Marino, introduzione dell’IVA: studio di fattibilità

da Redazione

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Valutate le ultime Istanze che compongono il “progetto per il Paese”. Lo studio stabilirà i vantaggi e eventuali svantaggi nel passaggio epocale dalla Monofase all’IVA.

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Le sette Istanze d’Arengo dell’ANIS. Si è partiti in aprile con l’Istanza n.20 che chiedeva di istituire “un Gruppo di lavoro permanente per l’Europa che si occupi della risoluzione dei problemi che le imprese ed il Paese in generale hanno nelle relazioni con la UE. Rappresentanti del Gruppo dovranno fare parte anche del Comitato di Cooperazione per l’interscambio commerciale e l’implementazione dei temi contenuti nell’accordo del ’92”, Istanza d’Arengo approvata senza alcun intoppo. In luglio l’aula ha votato altre due Istanze che, pur non approvate, hanno portato alla votazione di specifici odg che ne hanno recepito il senso. In particolare l’Istanza 17 chiedeva che venisse “adottata una legge per l’istituzione di un’apposita Commissione Consiliare per i rapporti con l’Italia – che includa la partecipazione di rappresentanti delle Associazioni Economiche e Sindacali Sammarinesi – ed in particolare per il raggiungimento di un Accordo di collaborazione e scambio di informazioni con la Repubblica Italiana”, mentre la 19 insisteva sull’iniziativa politica “mirante alla realizzazione di un Parco Scientifico e Tecnologico per lo sviluppo dell’economia sammarinese e del Paese, rendendo altresì operativo un apposito gruppo di lavoro chiamato a collaborare con le Regioni Emilia-Romagna e Marche onde concorrere all’assegnazione di fondi comunitari”.

E poi siamo arrivati alla storia recente, con le ultime istanze, sulle quali ci soffermiamo con maggiore attenzione. Approvata con consenso unanime l’Istanza n. 21, che impegna la politica ad adottare “provvedimenti legislativi ed amministrativi per il potenziamento di sistemi di controllo e vigilanza delle persone giuridiche e delle persone fisiche”. Il Consiglio non ha approvato l’Istanza n.23 che chiedeva l’istituzione di un’Agenzia per il Lavoro nell’ambito di una legge di riforma dell’attuale sistema di collocamento pubblico, così come l’Istanza n.22 che domandava di rendere pubbliche le iscrizioni alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, uno dei cavalli di battaglia dell’Associazione Industriali nel quadro di modernizzazione, del principio dell’erga omnes che limita e danneggia la contrattazione collettiva per quello che riguarda i contratti nazionali di lavoro.

Di queste due Istanze d’Arengo abbiamo chiesto lumi al Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni, che ha dato a Fixing rassicurazioni in proposito: “Pur ritenendo più che condivisibili le argomentazioni, il Consiglio ha ritenuto che la specificità delle argomentazioni di entrambe le Istanze d’Arengo avrebbe vincolato eccessivamente la stesura degli specifici provvedimenti. Per quello che riguarda la pubblicità dei dati delle iscrizioni alle organizzazioni sindacali c’è accordo sul principio, ma l’Aula ha ritenuto che fosse importante trovare una formula per tutelare la privacy degli iscritti. Per l’istituzione di un’agenzia del lavoro invece il testo dell’Istanza così com’era poteva portare ad un’interpretazione troppo stringente sulla strada della privatizzazione. Ma la sostanza è stata recepita e il contenuto è stato rimesso all’interno della generale riforma del mercato del lavoro, alla quale, in qualche modo, è collegato anche il tema della rappresentatività”. Chiudiamo con l’argomento forse più importante trattato da queste Istanze e parliamo della n.18, che chiedeva di adottare “una legge per l’introduzione nell’Ordinamento Sammarinese dell’imposta sul valore aggiunto analoga a quella vigente in ambito comunitario”.

Come abbiamo già anticipato a caldo sul nostro sito www.sanmarinofixing.com, il Governo ritiene estremamente interessante il ragionamento sull’abbandono dell’anacronistica Monofase per una imposta sul valore aggiunto analoga all’IVA italiana ed europea. Le motivazioni addotte dall’ANIS nel dibattito che – finalmente – si è aperto sono piuttosto chiare. Con l’introduzione dell’IVA San Marino potrebbe andare nella direzione di una sempre maggiore assimilazione agli standard internazionali, renderebbe più difficili fenomeni distorsivi (truffe carosello, eccetera) che danneggiano la reputazione del Paese e complicano le relazioni con l’Italia e infine garantirebbe maggiori entrate allo Stato, il cui Bilancio necessita mai come oggi sane iniezioni ricostituenti.

Il dibattito in Aula ha visto il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini dichiararsi possibilista sull’introduzione dell’IVA, pur con passi cauti. Dalle fila dell’opposizione invece praticamente tutti gli interventi sono stati a favore dell’ipotesi avanzata da ANIS. La votazione, che si è risolta sul filo di lana in favore della non approvazione, ha visto però l’immediata conseguente presentazione di un ordine del giorno, passato a larghissima maggioranza (44 voti a favore, 11 contrari e 1 astenuto) che impegna il Governo ad avviare un “progetto di fattibilità” con tanto di data di scadenza per stabilire vantaggi e eventuali svantaggi nel passaggio epocale dalla Monofase all’IVA.

 

 

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