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Repubblica di San Marino, banche: impennata dell’attività di vigilanza

da Redazione

BCSM, il Presidente Renato Clarizia: “Stiamo provvedendo a un ciclo di visite non sanzionatorie”. I numeri parlano di una forte contrazione. Ma il vento è cambiato.

 

 

di Loris Pironi

 

 

Se si guarda ai freddi numeri, la realtà del sistema bancario e finanziario sammarinese è impietosa. Alla fine del 2010, l’attivo di sistema si è attestato a 8,1 miliardi di euro, con una flessione del 14,4% rispetto al 2009. Tutti gli altri indicatori parlano di una crisi provocata in primo luogo dallo scudo fiscale, di una contrazione dei volumi che impone una profonda riflessione e un rapido intervento. In realtà la fase di ricostruzione è già iniziata, ed è un processo lungo e impegnativo che non si può spiegare con la sola forza dei numeri. Tutto questo emerge dalla Relazione Consuntiva sull’attività svolta e sull’andamento del sistema finanziario di Banca Centrale (che un’altra cosa rispetto alla relazione di bilancio) approvata dall’Assemblea dei Soci proprio questa settimana.

 

La relazione del Presidente Clarizia

 

Nella sua relazione introduttiva il Presidente Renato Clarizia ha imperniato tutti i ragionamenti su due parole, su due concetti: “reputazione” e “fiducia”, un must chiaramente rivolto principalmente all’esterno dei confini della Repubblica indispensabile e raggiungibile soltanto “mediante una inversione sostanziale del paradigma che ha guidato finora la crescita del settore”. Il sistema bancario e finanziario sammarinese, in estrema sintesi, deve essere visto dall’estero e utilizzato in quanto centro di eccellenza nella produzione di servizi e prodotti finanziari ad alto valore aggiunto da collocare in trasparenza. Per il Presidente di BCSM, San Marino “deve puntare sulla selezione degli operatori anche con lo strumento della formazione oltre che con quelli della vigilanza e della sanzione”.

 

Le dichiarazioni di Valentini e Arzilli

 

Banca Centrale è un istituto la cui proprietà è detenuta, per il 70%, dallo Stato. In qualità di rappresentanti del socio di maggioranza intervengono nel dibattito il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini e il Segretario all’Industria Marco Arzilli. “Ancora una volta da questa assemblea dei soci è emersa la convinzione che una Banca Centrale forte sia garanzia per tutto il sistema”, afferma Pasquale Valentini. Che prosegue: “BCSM ha vissuto momenti di difficoltà, ma da un anno e mezzo l’operatività ha fatto un salto di qualità. Ma l’autonomia raggiunta recentemente sotto il profilo normativo non deve essere intesa come solitudine, ma è appunto garanzia per tutti i soggetti, con Banca Centrale impegnata in un dialogo permanente con tutte le Istituzioni”. Il Segretario Marco Arzilli, alla vigilia della partenza per Washington dove è in programma il vertice FMI sottolinea invece come dopo una fase di crisi “il sistema è in fase di ricrescita”. “San Marino oggi può guardare al futuro con occhi diversi: vogliamo essere competitivi nella trasparenza e nel rispetto delle regole. E se San Marino è diversa da ieri, è diversa proprio a partire da Banca Centrale”.

 

La vigilanza: numerosi interventi

 

Sotto il profilo operativo, il Dipartimento Vigilanza procede all’istruzione delle pratiche di vigilanza, alla valutazione dei profili tecnici degli intermediari e all’esecuzione delle delibere del Coordinamento della vigilanza. In linea con l’accresciuta attività dell’organo deliberativo, nel 2010 e nel primo semestre 2011 si è registrato un forte incremento degli interventi realizzati, anche di natura straordinaria. Nello specifico, il 2010 ha visto un incremento notevole dei casi di liquidazione ordinaria-volontaria (9 di cui una incorporazione) contro i 3 del 2009 e i 2 del 2007 mentre nel 2008, all’inizio della crisi, non ci sono stati casi e nei sei mesi rilevati dell’anno in corso i casi sono stati sempre 2. Spicca inoltre il dato relativo alle sanzioni amministrative e degli esposti inviti alle autorità giudiziarie: ben 29 da inizio anno sino al 30 giugno 2011 contro i 10 del 2009, i 6 dell’anno precedente, i 14 del 2008. Da segnalare che il 2007 è stato un anno quasi “piatto” per l’attività di vigilanza. Nel corso degli ultimi due anni, è sottolineato nella relazione, è stata intensificata l’azione di controllo in sede ispettiva, finalizzata alla verifica in loco del funzionamento e del concreto rispetto delle regole da parte dei privilegiati. Come rimarcato dal Presidente Clarizia, l’obiettivo è quello di raggiungere a breve la definizione di un ciclo ispettivo che consenta di sottoporre ad accertamenti l’intero novero dei soggetti autorizzati, un ciclo di ispezioni non a scopo “punitivo” ma “conoscitivo”. Banca Centrale vuole infatti accertare il livello di esposizione ai principali rischi, la trasparenza nella gestione aziendale, l’adeguatezza patrimoniale e il rispetto della normativa vigente per garantire “una sana e prudente gestione”.

 

Polizia giudiziaria e forme di collaborazione

 

Uno specifico corpo di polizia giudiziaria, a San Marino, non esiste. Banca Centrale è dunque chiamata a collaborare con l’autorità giudiziaria (ai sensi dell’art. 104 della LISF)  e in effetti nel corso degli anni sono state numerose le attività che hanno impegnato il servizio Vigilanza di BCSM. Nel 2009 l’incidenza massima delle giornate-uomo lavorate è arrivata fino al 28%. Ma la collaborazione non si ferma qui. Tra le altre forme, in particolare, il DL 134/2010 prevede anche la possibilità per il Commissario della Legge , in caso di sequestro penale di fondi o risorse economiche depositate presso soggetti autorizzati, “di incaricare Banca Centrale di provvedere affinché i fondi medesimi siano correttamente custoditi”.

 

La riforma dell’attività fiduciaria

 

Ad essere maggiormente interessata dai nuovi provvedimenti di regolamentazione di BCSM è l’attività fiduciaria, in considerazione della necessità emersa di introdurre con urgenza quelle che, nella relazione, vengono definite “norme imperative” di sana e prudente gestione, alle quali le società fiduciarie avrebbero dovuto confermare l’esercizio della propria attività. Il provvedimento di riferimento in tal senso è la circolare n. 2010-02 (Norme di sana e prudente gestione per società fiduciarie”, aggiornata in seguito con la Circolare n. 2010-04. Per quanto concerne la direzione intrapresa da San Marino in fatto di trasparenza e collaborazione internazionale, sempre per ciò che riguarda il delicato settore delle fiduciarie, ci sono i Decreti Legge 65/2009, 179/2010 e 36/2011, e la legge 98/2010. La circolare 2010-03 invece, emanata il 21 ottobre 2010, è andata a rinnovare implementare e ammodernare l’impianto segnaletico destinato alle società fiduciarie ai fini di vigilanza informativa.

 

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