Home NotizieAttualità San Marino e la camorra: Nessuno tocchi Livio Bacciocchi. Il giallo del signor Arturo: chi sarà mai?

San Marino e la camorra: Nessuno tocchi Livio Bacciocchi. Il giallo del signor Arturo: chi sarà mai?

da Redazione

Carabinieri_genericaNelle intercettazioni, si sa, non tutto è sempre chiaro. Ma in un’intercettazione ambientale del 2008, Francesco Vallefuoco lo dice chiaramente: a Livio Bacciocchi non possono rompere le scatole. E tal Arturo deve evitarlo, facendo pressione sulla politica.

 

 

Carabinieri_generica.jpgSAN MARINO – Nelle intercettazioni telefoniche e ambientali, si sa, non tutto è sempre chiaro. Chi fa qualcosa di illecito sta bene attento a ciò che dice, anche se poi si fa intendere comunque e il quadro è spesso chiaro. Così leggendo le intercettazioni relative all’Operazione “Staffa” della DDA di Napoli emergono nuovi inquietanti dettagli relativi al radicamento della malavita organizzata nella Repubblica di San Marino e ai rapporti con la politica.

Da una intercettazione del 2008 di Francesco Vallefuoco nella sua macchina con un certo Gigino (anche qui c’è un dubbio sull’identità, ma potrebbe essere il fratello) si fa il nome di tal “Arturo”, che potrebbe essere un sammarinese o comunque un italiano con le mani in pasta a San Marino, a cui viene demandato un compito importante: ci sono persone a cui non vanno rotte le scatole, e se i politici vogliono scannarsi tra di loro (siamo in campagna elettorale) che lo facciano pure, ma l’importante è che lascino in pace quel qualcuno. Il riferimento diretto è a Livio Bacciocchi, patron della Fincapital, attualmente in carcere a Rimini, legato a filo doppio – così sostengono gli inquirenti – al clan Vallefuoco e alla famiglia Stolder, per conto della quale avrebbe riciclato almeno 5 milioni di euro provento di attività camorristiche.

L’invito di Vallefuoco, al “caro” Arturo, è rivolto alla politica sammarinese: nessuno tocchi Bacciocchi, perché in questi giochi c’è chi si fa male. E se a Napoli (leggi camorra) qualcuno si arrabbia, sul Titano non possono sperare di fermarli “con quattro gendarmi”.

La scontata domanda che si sono posti sia la Procura di Napoli, sia il Tribunale di San Marino, che lavorano in tandem, riguarda ovviamente l’identità del “caro” Arturo. Scontato domandarsi poi se abbia realmente agganci con la politica o se siano solo millantati, se un intervento davvero ci fu, e ancora se davvero a Livio Bacciocchi venne spianata la strada proprio in conseguenza a questo indiretto intervento dei Vallefuoco. Che sarebbe lo scenario più inquietante.

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento