Sembra proprio che Silvio Berlusconi nei prossimi giorni o settimane avrà molto più tempo per riposarsi.
di Saverio Mercadante
Sembra proprio che Silvio nei prossimi giorni o settimane avrà molto più tempo per riposarsi. “L’Italia è un paese serio e siamo stufi di essere lo zimbello internazionale”, ha urlato Emma Marcegaglia dopo il taglio al rating dell’Italia. “Non vogliamo essere derisi per colpe che non abbiamo. Non va bene per l’orgoglio nazionale e non va bene neanche per le esportazioni e la nostra capacità di vendita. O il governo vara riforme serie e impopolari nell’immediato oppure questo governo deve andare a casa: non ho paura di dirlo, è evidente che è così”. Anche il moderatissimo ex ambasciatore Sergio Romano dalle colonne del Corriere della Sera, dopo aver reso l’onore delle armi, ha invitato il presidente del consiglio italiano a fare un passo indietro. Così come il direttore del Sole 24 ore, Roberto Napoletano. Ma anche l’Avvenire, il giornale della Conferenza episcopale italiana. E per chiudere l’accerchiamento, anche dalla parte del più importante partner commerciale italiano, la Germania, menano duro. “Berlusconi ci trascina con sé nell’abisso”, è il duro titolo della Bild, il più venduto quotidiano tedesco, dopo il declassamento annunciato da Standard&Poor’s. Il tabloid si chiede se il “Bunga-Bunga-Berlusconi” ora ci farà precipitare tutti nella grave crisi dell’euro. E per non farsi mancare anche il dolce è arrivato sulla tavola del premier italiano. Il rapporto del Fondo Monetario Internazionale indicava una crescita vicina a zero nel 2012, e niente pareggio di bilancio nel 2013. Il taglio del rating da A+ ad A, non ha spaventato la Borsa di Milano a inizio settimana ma ha creato forte tensioni sui titoli di Stato italiani. Con lo spread in rialzo, da 390 a 400, è volato a un nuovo record storico anche il rischio default dell’Italia percepito dagli investitori. Martedì la maggioranza teragona che sostiene la coalizione del centro destra in Parlamento è andata sotto 5 volte. Aiò.