Dal Giappone a San Marino: è questo il viaggio intrapreso dal professor Kotaro Yoshimura, chiamato a partecipare al tavolo tecnico sulle potenzialità delle cellule staminali del grasso.
Dal Giappone a San Marino: è questo il viaggio intrapreso dal professor Kotaro Yoshimura, della Tokyo University Medical School, chiamato a partecipare al tavolo tecnico sulle potenzialità delle cellule staminali del grasso organizzato dal Bioscience Institute. Lo scienziato, autore di numerose pubblicazioni e studi clinici sull’uso di staminali autologhe derivate dal tessuto adiposo, si confronterà oggi, martedì 20 settembre 2011, con i ricercatori del Bioscience Institute per mettere a punto protocolli applicativi più efficaci e sicuri. “Il dottor Yoshimura – sottolinea Giuseppe Mucci, amministratore delegato di Bioscience Institute – è uno dei molti ricercatori di fama mondiale, tra cui Camillo Ricordi, lo scienziato italoamericano della Miami Miller School of Medicine, e James Gimzewski, fisico dell’università di Los Angeles, ad aver instaurato con i nostri laboratori uno stretto rapporto di collaborazione al fine di individuare nuovi metodi di raccolta, processamento e utilizzo delle cellule staminali”. Del resto è noto che il Paese nipponico, non da oggi, è all’avanguardia nelle ricerche applicative delle biotecnologie su cui puntano le università del Sol Levante ma soprattutto l’industria. In questo campo della medicina è in atto un’autentica rivoluzione dovuta al continuo progresso della ricerca e al modo in cui vengono trattate le patologie, ma non solo. Grande attenzione, infatti, è riservata alle applicazioni estetiche delle cellule staminali. Su questo interessante capitolo della ricerca si concentra molta dell’attività scientifica di Kotaro Yoshimura, che punta a potenziare le procedure di trapianto autologo di cellule staminali del tessuto adiposo per accrescerne le potenzialità rigenerative. “In Giappone – afferma Yoshimura – il trapianto di cellule staminali del grasso è maggiormente utilizzato per aumentare il volume del seno ma trova una valida applicazione anche nei riempimenti facciali antiaging”. Il trapianto autologo di grasso sembra configurarsi come uno dei più promettenti trattamenti per il ringiovanimento del viso e l’aumento mirato di seno e glutei, con il vantaggio di non lasciare cicatrici e non produrre complicazioni associate all’uso di protesi.