Si è consumato anche il secondo incontro tra l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e la Centrale Sindacale Unitaria circa il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto a fine 2010.
SAN MARINO – Si è consumato anche il secondo incontro tra l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e la Centrale Sindacale Unitaria circa il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto a fine 2010.
Nessuna dichiarazione ufficiale da parte di ANIS al termine dell’incontro di oggi, se non la conferma che sono già stati messi in agenda altri due incontri. Da parte degli industriali è emersa la volontà di proseguire con il confronto, pur nella consapevolezza della difficoltà dell’obiettivo da raggiungere.
A quanto risulta si è discusso di tutte le questioni che hanno diviso datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori.
Dunque la vera notizia di oggi è che il dialogo tra le due parti sociali, per lungo tempo rimaste così distanti, prosegue. E la chiave di lettura potrebbe essere positiva se non altro per la volontà di proseguire il confronto, anche se naturalmente permangono le diverse posizioni su alcuni dei principali argomenti sul tavolo.
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LA CSDL: NESSUN PASSO AVANTI
La gestione della trattativa, poi, è portata avanti da ciascuno secondo i propri metodi. Mentre ANIS continua a mantenere il profilo basso proprio per cercare di non danneggiare la trattativa, la CSDL ad esempio a sala non ancora vuota ha emesso il comunicato che potete leggere integralmente qui sotto, in cui si rimarca il fatto che ancora non sia stato fatto nessun sostanziale passo avanti. Vedremo quali saranno le rispettive posizioni dopo i prossimi incontri.
“Non si è registrato nessun sostanziale passo avanti nell’incontro di oggi con l’Associazione Industriali sul rinnovo del contratto dei lavoratori del settore industria, scaduto alla fine del 2008. L’ANIS ha di fatto mantenuto le posizioni di rigidità espresse nel precedente incontro, che ruotano intorno al principio secondo cui la competitività delle aziende si otterrebbe unicamente con l’abbassamento delle condizioni generali dei lavoratori.
Pertanto, l’Associazione Industriali ha continuato ad attestarsi su posizioni come l’aumento dell’orario di lavoro a 40 ore, la riduzione delle giornate di festività, la gestione unilaterale della flessibilità dell’orario, senza la concertazione con i lavoratori, mentre, sugli aspetti retributivi, l’ANIS non ha ancora sciolto le riserve rispetto alla richiesta contrattuale di recupero dell’inflazione.
Il Sindacato ha ribadito con forza che non è accettabile nessun arretramento delle condizioni di diritto dei lavoratori, confermando l’obiettivo della tutela del potere d’acquisto di salari e stipendi, già colpiti dalla crisi e dalla ripresa dell’aumento dei prezzi. Le parti inoltre si sono confrontate sul tema della rappresentatività dei soggetti che sottoscrivono i contratti di lavoro: su tale tematica l’ANIS ha espresso alcuni segnali di possibile condivisione.
Il confronto prosegue con un nuovo incontro fissato per il prossimo martedì pomeriggio.”