Alzi la mano chi tra di voi, lettori di Fixing, questa estate ha visitato almeno una delle tre seguenti mostre: “l’Uomo, il Volto, il Mistero”, “Opus Sacrum, Opus Profanum”, “Tributo allo Stemma”. No? E allora c’è da meditare…
SAN MARINO – Alzi la mano chi tra di voi, lettori di Fixing (pubblico che una ricerca di mercato inserirebbe in un target medio-alto, e non lo diciamo per piaggeria) questa estate ha visitato almeno una delle tre seguenti mostre: “l’Uomo, il Volto, il Mistero”, “Opus Sacrum, Opus Profanum”, “Tributo allo Stemma”. Beh, sollevate almeno un dito se nei mesi precedenti siete stati tra gli oltre trentamila (tanti quanti i residenti sul Titano) che hanno ammirato i maestri dell’Impressionismo a Palazzo SUMS per la più importante esposizione degli ultimi decenni. Non l’avete fatto? Ecco, questa ci pare proprio una conferma, sia pure empirica, del fatto che troppe volte ci si riempie la bocca dell’importanza della cultura, dell’organizzazione di eventi artistici di grande respiro, ma che poi quando vengono organizzati, puntualmente sono snobbati dalla stessa popolazione sammarinese. San Marino negli ultimi due anni almeno ha iniziato a lavorare su un percorso artistico di livello. Un percorso che merita di essere valorizzato, apprezzato e almeno capito dai sammarinesi. Tornando alla domanda iniziale, se le tre mostre citate non le avete ancora viste, non vi preoccupate, potete ancora rimediare, perché resteranno aperte ancora per qualche tempo. Qualcosa intanto vi anticipiamo, tanto per non arrivare impreparati.
L’Uomo, il Volto, il Mistero
Ci sono opere che non sono mai state esposte in Italia. Che non sono mai uscite, neanche per una volta, dalle ricche sale dei Musei Vaticani. Per avere una facile conferma del fatto che l’esposizione “L’Uomo, il Volto, il Mistero” sia di altissimo livello basta leggere i nomi dei curatori, Giovanni Gentili e Antonio Paolucci (quest’ultimo Direttore dei Musei Vaticani) e dare una scorsa al Comitato d’Onore, una lista illustre che inizia con il Cardinal Bertone. La mostra, come la definisce il curatore Giovanni Gentili nell’introduzione del catalogo, “vuole essere un percorso dell’anima”. Un percorso che pone al centro l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. L’uomo nel suo complesso, idealizzato dall’arte e fissato nel tempo, sulle tracce così vaghe così magnifiche del “Volto Santo”, il volto di Cristo, iconograficamente idealizzato. In mostra opere d’arte provenienti da varie collezioni: mosaici paleocristiani e medievali, argenti tardo-antichi, capolavori dell’arte pittorica; marmorei busti, ritratti e volti votivi. Un posto d’onore in questa arca della raffigurazione dell’uomo-elemento-del-divino, uno straordinario Cristo Benedicente del XI-XII Secolo di scuola romana, ma anche un intenso San Matteo e l’Angelo di Guido Reni (che si presta anche per la copertina del catalogo della mostra, l’immagine potete vederla qui in alto), un San Giovanni Battista del Guercino, e ancora L’Albero della vita di Graham Sutherland, così simbolico e maestoso da mozzare il fiato.
La mostra resterà aperta sino al 6 novembre 2011 presso il Museo di Stato di San Marino.
Opus Sacrum, Opus Profanum
A San Marino è ancora vivo il ricordo della recente visita di Papa Benedetto XVI, salito sul Titano domenica 19 giugno 2011. La mostra Opus Sacrum, Opus Profanum rappresenta l’omaggio della piccola Repubblica al Santo Padre e, come si evince già dal titolo, vuole mettere a confronto le opere dell’arte sacra e la pittura profana. In esposizione presso la sede di Palazzo SUMS (che ha già ospitato la mostra di Linea d’Ombra sugli Impressionisti e che nel 2012 attende alcuni capolavori del XX Secolo statunitense) la collezione di dipinti seicenteschi dello scenografo e regista Pier Luigi Pizzi, esposta per la prima volta al pubblico in tutti i suoi capolavori.
Questa raccolta di quadrerie del Seicento, “da Ribera a Giordano” come recita il sottotitolo, offre scorci di entrambe le correnti stilistiche principali del Secolo in questione, il naturalismo al classicismo. Il curatore, Andrea Donati, studioso e ricercatore che con il suo impegno infaticabile ha fornito un contributo importante nel tirare le fila della storia artistica di San Marino, sottolinea nella presentazione come la mostra di Palazzo SUMS voglia riprodurre un percorso che dia l’impressione, al visitatore, di visitare una galleria privata, riprendendo lo spirito originale della raccolta di Pizzi. Una “camera delle meraviglie”, come scrive ancora Donati, in cui troviamo opere di Giordano, Cecco del Caravaggio, Procaccini, Furini, Fiasella, Feti, Cairo, Reni, Guercino, Giaquinto, Orbetto, Allori, Assereto, Codazzi, Crespi, Piazzetta, Rosa. Per chi vuole visitare entrambe le mostre, è stato predisposto un biglietto unico al modico prezzo di 8 euro. Ne vale la pena.
Corpo, amore e sentimento
Sono gli ultimi giorni invece per ammirare le opere della collezione di Giorgio Barati, in mostra alla Galleria San Marino di Palazzo Arzilli, galleria sì privata, ma che va sicuramente ad arricchire l’offerta culturale sammarinese. Ideata e curata da Francesca Brugnettini, ospita opere che provengono dalla collezione privata del noto antiquario milanese Baratti, tutti maestri attivi tra il XVI e il XIX Secolo tra cui citiamo Battistello Carracciolo, Carlo Cignani, Karl Loht, Antoine Coypel e Giovan Battista Castiglione detto il Grechetto. In questo caso l’esposizione, a ingresso gratuito, resterà aperta sino al 18 settembre (lunedì e martedì chiuso).
Sembianze
Anche la fotografia è arte, su questo non c’è dubbio. Il Museo San Francesco, poco dopo oltrepassata la Porta del Paese, ospita sino al 2 ottobre (ingresso gratuito)la mostra Sembianze, una carrellata di immagini su cui spiccano in particolare due click firmati da Paolo Salvarani e Nino Migliori. Uno sguardo ironico e disincantato sul mondo con picchi di livello decisamente alto per una mostra che merita davvero una visita.
…E ancora
E ancora non possiamo non ricordare a volo radente gli ultimi giorni di apertura della mostra Tributo allo Stemma a Palazzo Pubblico, evento rivolto in particolar modo ai sammarinesi (per i quali è gratuita), e promossa nell’ambito del terzo anniversario dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ma anche la partecipazione della Repubblica alla Biennale d’Arte di Venezia e infine, per quello che riguarda la musica, l’appuntamento ormai tradizionale con il Concorso Internazionale di Canto intitolato a Renata Tebaldi. Il concerto conclusivo, un vero e proprio spettacolo imperdibile per gli amanti del bel canto, è in programma il 24 settembre al Teatro Nuovo di Dogana.