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Attacco alle Torri Gemelle di NY, meta di un turismo macabro

da Redazione

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Forse è un macabro turismo. Non certo come quello di Avetrana raggiunta da centinaia di persone ogni weekend per andare a vedere la casa dove hanno ucciso Sarah Scazzi.

I turisti, per 10 dollari, possono recarsi nell’area di Ground Zero guidati da qualcuno che è stato personalmente coinvolto negli attentati dell’11 settembre.

Il numero degli alberghi negli anni a venire dopo l’attacco dei terroristi dello sceicco del terrore nell’ area è triplicato, e 9 milioni di visitatori l’hanno visitata nel 2010. Ben 380.000 persone hanno prenotato il pass per visitare il Memoriale già dallo scorso luglio. Alcuni osservatori parlare di ‘turismo oscuro’: l’impulso di convertire una vacanza di famiglia in un pellegrinaggio in un sito di tragedia. Una tendenza nuova.

”Ritengo che chiamare il World Trade Center ‘sito turistico’ – spiega Barbara Kirshenblatt-Gimblett, professore della New York University – abbia una qualche connotazione negativa, ma mostra che molte persone vogliono visitarlo e imparare. Sarei preoccupato se non avessi visto questo interesse, se avessimo sovrastimato quante persone tengono all’11 settembre e a quanto è accaduto quel giorno”, mette in evidenza Joe Daniels, presidente del National September 11 Memorial & Museum. Il Tribute WTC Visitor Center ha attirato 2,3 milioni di persone. Il 9/11 Memorial Preview Site ha attirato 2,4 milioni di persone dal 2009 e nel 2010 il pubblico ha superato quello del Guggenheim Museum. Ma non tutti sono convinti che sia positivo. ”Non è appropriato creare tour specifici per guadagnare da quanto accaduto”, critica David Chien, direttore del marketing di Gray Line New York. Chien comunque evidenzia che con l’apertura del memoriale al pubblico l’atteggiamento è destinato a cambiare.

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