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San Marino, ecco cosa dice il nuovo Piano Rifiuti. Azioni e obiettivi

da Redazione

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Potenziare la raccolta differenziata e non solo: questo prevede il primo Piano di Gestione dei Rifiuti della Repubblica di San Marino. All’interno i dettagli del Piano, da Fixing n.29.

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SAN MARINO – Potenziare la raccolta differenziata e non solo: questo prevede il primo Piano di Gestione dei Rifiuti della Repubblica di San Marino.

Il Piano, dopo avere effettuato un’attenta analisi sull’attuale gestione dei rifiuti e sulla composizione merceologica degli stessi, ha individuato come obiettivi prioritari:

a) la riduzione della produzione di rifiuti all’origine mediante politiche di prevenzione e minimizzazione della produzione di rifiuti;

b) il potenziamento ed integrazione dei sistemi di raccolta differenziata puntando su una razionalizzazione dell’attuale sistema di raccolta. A tal fine, il Piano individua come fondamentale l’avvio della raccolta separata dell’umido domestico partendo dalle grandi utenze (alberghi, ristoranti, supermercati) ed estendendola progressivamente anche ai nuclei familiari con lo strumento della raccolta porta a porta, come previsto dall’articolo 82, comma 2 della Legge 22 dicembre 2010 n. 94.; in questo senso si segnala come l’A.A.S.S. abbia già realizzato un piccolo impianto sperimentale di compostaggio di qualità presso il Centro di Trasferimento Rifiuti di San Giovanni.

Il Piano fissa poi obiettivi di consolidamento del trend della raccolta differenziata/recupero, in costante crescita negli ultimi 5 anni, per arrivare al 40% nel medio periodo (2014) e puntare al traguardo di una raccolta differenziata di qualità del 50% nel 2016 in conformità con il valore del 50% di avvio a riciclaggio/recupero indicato dalla direttiva 2008/98/Ce.

Con il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata e la riduzione dell’aumento di produzione, i rifiuti indifferenziati destinati a smaltimento si ridurranno notevolmente. In prospettiva, il Piano, in linea con i criteri di priorità definiti dalla normativa europea, verificherà la possibilità di inviare a recupero energetico i rifiuti urbani residui e non solo a smaltimento in discarica.

Allo scopo di raggiungere gli obbiettivi menzionati, il Piano individua le azioni da intraprendere entro il 2014, demandando all’Ente Gestore la definizione di uno specifico piano d’azione contenente l’articolazione organizzativa dei servizi, la tempistica di attuazione ed i costi previsti.

In relazione allo smaltimento del rifiuto indifferenziato, il Piano ipotizza che, in futuro, al fine di rendere residuale lo smaltimento in discarica, si verifichi il possibile raggiungimento di accordi con la Provincia di Rimini che permetteranno, almeno in parte, l’avvio a incenerimento con recupero di energia di tale tipologia di rifiuto. Anche l’aspetto relativo allo stoccaggio temporaneo è affrontato nell’ambito del Piano di Gestione che, nella consapevolezza della necessità di disporre di un ulteriore impianto di stoccaggio temporaneo rispetto a quello esistente in località San Giovanni da utilizzare nei casi di emergenza, stabilisce come, in sede di attuazione del Piano medesimo, si dovrà individuare un’area idonea alla realizzazione di un deposito temporaneo sulla base dei requisiti stabiliti dalla Commissione Tutela Ambientale, previa ricognizione delle potenzialità esistenti sul territorio ed in accordo con il competente Servizio.

“Un ulteriore fondamentale intervento promosso dalla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente – specifica il Segretario di Stato Gian Carlo Venturini – è rappresentato dal Decreto Delegato 1 giugno 2011 n.93 il quale in attuazione alla delega contenuta nella Legge 21 settembre 2009 n.131, Legge delega per il riordino e l’aggiornamento della normativa in materia ambientale, ha riformato l’intera materia della gestione dei rifiuti razionalizzandola in un unico testo ed adeguandola alla legislazione italiana e comunitaria del settore anche prevedendo la creazione di un Catasto dei Rifiuti; tale adeguamento agli standard italiani e comunitari rappresenta, infatti, presupposto indefettibile per consentire il perfezionamento degli Accordi con le Regioni e le Province italiane”.

“Infine, appare doveroso rilevare come la Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente si sia attivata anche a livello di istituzioni comunitarie allo scopo di verificare la possibilità di negoziare a tale livello condizioni procedurali migliorative e semplificate, rispetto a quelle attualmente osservate per le spedizioni dei rifiuti in ossequio a quanto previsto dal Regolamento (CEE n.1013/2006)”.

A seguito di colloqui fra funzionari della Segreteria di Stato e responsabili delle Commissioni Comunitarie competenti, si è concordato di affrontare il tema nell’ambito della prossima riunione del Comitato di Cooperazione San Marino UE.

“Dalle argomentazioni che ho proposto – conclude Gianfranco Venturini – si evince in maniera chiara come l’attenzione e l’impegno del Governo e, in particolare, della competente Segreteria di Stato siano massimi nei riguardi del tema della gestione dei rifiuti e siano decisamente tesi a superare la superficialità e l’assenza di progettualità con cui, anche nel recente passato, questa complessa problematica risulta essere stata gestita”.

 

L’INTERVISTA AL SEGRETARIO VENTURINI

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