“Siamo autonomi, facciamo utili per noi e lo Stato ma siamo sempre di meno”. E’ il succo della conferenza di stampa di presentazione del bilancio consuntivo 2010 dell’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica.
“Siamo autonomi, facciamo utili per noi e lo Stato ma siamo sempre di meno”. E’ il succo della conferenza di stampa di presentazione del bilancio consuntivo 2010 dell’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica (AASFN). Utili per circa sei milioni e mezzo di euro. Quasi quattro milioni e mezzo di euro allo stato e 2.016.870,31 euro all’A.A.S.F.N. Non è il 2003 quando gli utili erano arrivati a 3.466.776,10 euro, ma non è nemmeno il 2008: scesi a 1.292879,14 euro. L’andamento dell’incasso del servizio filatelico mostra un dato di 3.735.959,51 euro, sempre in crescita rispetto all’anno nero 2008. Anche il numismatico ha buone performance: 8.327.154,60 euro. In declino quasi inarrestabile il mercato delle carte telefoniche: siamo passati dai 392.800,20 euro del 2000 a 86.430 euro del 2010.
In discesa verticale anche il personale dell’A.A.S.F.N.: dagli 80 addetti prima del 2000 ai 35 di oggi. “Manca il personale – afferma con forza il Direttore Marino Manuzzi – per servizi essenziali, i quali, se generano ritardi nelle consegne o inefficienze sul prodotto, fanno perdere clientela e fatturato. Non possiamo permettercelo se il motivo è il sovraccarico di lavoro. Consegneremo a ottobre il francobollo, tirato in 240.000 esemplari della vittoria del Milan in campionato. Non va bene. Siamo in una fase di sovraccarico di lavoro che può duramente penalizzarci”.