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ANIS, il testo integrale dell’intervento del Presidente Paolo Rondelli in assemblea

da Redazione

SAN MARINO – Assemblea Generale Ordinaria dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, la traccia dell’intervento del Presidente dell’ANIS, Paolo Rondelli.

Testo integrale.

 

ANIS ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA

 

PREMESSA

Per comprendere il futuro occorre ripercorrere velocemente alcune delle principali tappe della storia recente.

A inizio 2009 il tavolo della trattativa con l’Italia è aperto e con la competenza del Prof. Pier Giorgio Valente viene redatto il nuovo testo sullo scambio di informazioni.

 

L’accordo tecnico però viene bloccato dal Ministro dell’Economia Tremonti.

 

A Londra il G20 dichiara lotta ai “paradisi fiscali”.

 

Lo scudo fiscale drena dai 4 ai 5 miliardi di euro a fronte di una raccolta complessiva di 14 miliardi di euro.

 

A luglio 2009 il tavolo tripartito fallisce il suo obiettivo di varare un progetto straordinario per affrontare la crisi dei mercati e di sistema.

ANIS è la sola a non firmare l’accordo tripartito.

Ma successivamente anche le altre associazioni, nei fatti, non rispettano l’accordo.

Le relazioni sindacali sono annullate.

 

Inizia una rincorsa per stipulare nuovi accordi per lo scambio di informazioni e contro le doppie imposizioni con ottimi risultati tant’è che ad oggi ne sono stati stipulati oltre 30.

 

La crisi internazionale e lo stallo nelle relazioni con l’Italia attanagliano la nostra economia.

 

Per dare all’Italia un segnale di forte volontà di collaborazione il 6 novembre 2009 in occasione del convegno San Marino Forum, l’ANIS chiede al Governo di annunciare il varo di una Legge per adottare, in via unilaterale, lo scambio di informazioni con l’Italia Modello OCSE 2005.

Proprio ieri è stato approvato dal Consiglio Grande e Generale il progetto di Legge su “assistenza fiscale civile e penale attraverso scambio informazioni”.

 

ANNO 2010

Nel mese di febbraio abbiamo incontrato i vertici della Guardia di Finanza di Rimini: il Colonnello Cecchi e il Tenente Colonnello Lucignano per cercare di comprendere le ragioni del loro atteggiamento così opprimente.

 

In quel periodo Presidente e Direttore di Banca Centrale si dimettono. Ciò crea un blocco nelle relazioni con Banca d’Italia in un momento topico per il sistema bancario e finanziario sammarinese.

 

In marzo l’ANIS promuove incontri con i Capitani Reggenti e i Capigruppo Consiliari:

– per comunicare le delicate e preziose informazioni ricevute dalla Guardia di Finanza

– per sollecitare una forte reazione del Paese.

 

Da marzo a dicembre 2010 l’ANIS ha riunito periodicamente in assemblea i propri aderenti per seguire e affrontare l’evoluzione della crisi dei rapporti tra San Marino e l’Italia e gli effetti del Decreto incentivi.

 

Date degli incontri:

22/23 marzo (assemblee di zona)

19 aprile

28 aprile (Segretari Mularoni e Arzilli)

13 maggio (Segreteria Mularoni e Valentini)

16 giugno

14 dicembre

 

Alle assemblee con gli associati in un paio di occasioni hanno partecipato anche il Segretario di Stato agli Affari Esteri Antonella Mularoni, il Segretario di Stato per le Finanze Pasquale Valentini e il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli che ci hanno informato direttamente del loro operato.

 

Per chiarire gli aspetti tecnici ci siamo avvalsi della collaborazione del dott. Pier Giorgio Valente (esperto di convenzioni internazionali) e del dott. Fabrizio Cremoni (esperto fiscalista).

 

L’ANIS ha ripetutamente sollecitato il Governo a mettere in campo un impegno straordinario per superare le gravi difficoltà sorte con l’Italia. Ma la politica ha reagito con lentezza e non è riuscita a colmare, nel breve tempo come era necessario, il gap normativo e operativo sul piano della “trasparenza” deciso e preteso dagli organismi internazionali affinché la Repubblica di San Marino potesse essere annoverata tra i paesi virtuosi.

 

Di conseguenza l’ANIS, per sottolineare tutto il disagio e l’insoddisfazione degli imprenditori, ha assunto una posizione molto critica nei confronti del Governo e si è assunta la responsabilità di formulare una serie di proposte molto concrete sia per stimolare il processo di riforme interne sia per tentare di sbloccare lo stallo nei rapporti con l’Italia e per uscire dalla black list del MEF.

 

LE PROPOSTE

Le riforme per ammodernare e riposizionare il sistema-Paese e dare competitività alle imprese.

 

– Piano per la riduzione della spesa corrente e il contenimento degli sprechi per riportare in pareggio il Bilancio dello Stato

– Riforma della PA all’insegna dell’efficienza e della semplificazione normativa e burocratica

– Progetto per ridurre di circa 1.500 unità la forza lavoro della PA

– Riequilibrio dei fondi pensione

– Semplificazione delle procedure per aprire una azienda, per assumere ed eventualmente licenziare il personale, per ridurre le controversie contrattuali, ecc.

– Elevazione dell’efficienza e de la qualità del sistema giudiziario

– Piano di rilancio della competitività delle imprese (aumento de gli orari di lavoro, flessibilità e rimozione degli elementi di rigidità)

 

Le azioni per uscire dalla black-list

– Ricerca di condivisione e unità d’intenti politica e parti sociali

– Intensificazione della collaborazione con gli organismi internazionali

– Strenua difesa della reputazione del Paese

– Elevazione del contrasto alla illegalità e alla malavita organizzata

 

Tanti sforzi però non hanno prodotto i risultati attesi.

Anche con i Sindacati non è stato possibile compiere passi in avanti.

Hanno scelto di restare arroccati sulle loro posizioni, confidando nell’assurda speranza che domani miracolosamente le cose possano tornare come prima, per poter perpetuare il loro vecchio modo di condurre le relazioni.

 

A settembre 2010 il Governo ha emanato una mini manovra finanziaria con la quale ha ridotto l’aliquota dell’imposta monofase sulle importazioni dal 17% al 15% per la quale l’ANIS ha manifestato forte perplessità in quanto incongruente con il pesante aggravio dei conti pubblici.

L’intervento ha poi introdotto ulteriori adempimenti e tasse in materia di esposizioni pubblicitarie e di aggiornamento del catasto dei terreni e fabbricati.

 

Incontro in CONFINDUSTRIA con Emma Marcegaglia

Il 18 novembre una delegazione dell’ANIS ha incontrato il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia insieme all’Assistente del Presidente Giancarlo Coccia, al Direttore Generale Giampaolo Galli. Presenti anche Giorgio Squinzi membro del Direttivo di Confindustria nonché Presidente di Federchimica, Anna Maria Artoni Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Paolo Andreani Presidente Confindustria Marche, Maurizio Focchi Presidente di Confindustria Rimini, per Confindustria Forlì-Cesena infine il Presidente Giovanni Torri e il Direttore Alberto Zambianchi.

La delegazione dell’ANIS era composta invece dal Presidente Paolo Rondelli, dal Direttore Generale Carlo Giorgi, dal vicepresidente Franco Capicchioni, dai consiglieri Enzo Donald Mularoni e Roberto Renzi, e da Simona Michelotti attualmente presidente della Camera di Commercio di San Marino.

Il Presidente dell’ANIS Paolo Rondelli ha posto l’accento sulle grandi difficoltà che il comparto imprenditoriale sammarinese sta attraversando, non tanto per la crisi internazionale quanto per le pesantissime conseguenze provocate dallo stallo delle relazioni tra San Marino e l’Italia.

Il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha recepito questa preoccupazione che è stata confermata anche dai Presidenti e Direttori delle locali sezioni di Confindustria presenti all’incontro, che a loro volta hanno ribadito il fatto che è diventato indispensabile trovare soluzioni per regolare il rapporto tra Italia e San Marino che non penalizzino le imprese sane del territorio. La presidente Emma Marcegaglia si farà portavoce di queste istanze con il Ministro dell’Economia Tremonti. C’è l’impegno a proseguire il confronto.

 

Il 3 Dicembre 2010 abbiamo riunito l’Assemblea Generale dell’ANIS nella quale abbiamo elevato forti critiche al Governo per la mancanza di risultati sia sul fronte interno che in politica estera.

 

Il Consiglio Direttivo decide anche di dare vita ad una quarta edizione del San Marino Forum – Innovare e competere per il futuro, iniziativa che già aveva offerto importanti spunti nel triennio 2007-2009 e lo propone alla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio e Ente Cassa di Faetano.

 

L’Associazione si rinnova.

 

Il Consiglio Direttivo approva il Codice etico.

 

Con la collaborazione di ECSDNW, studio PK ed alcuni legali indicati dall’Ordine sammarinese vengono elaborate le linee guida Anis per la costruzione del modello organizzativo secondo il Decreto Delegato 96/2010 che le imprese volontariamente possono attuare per adempiere alla nuova norma sulla responsabilità da misfatto della persona giuridica.

 

Legge Finanziaria.

A dicembre il Governo vara la Legge Finanziaria con cui sono stati apportati alcuni correttivi al sistema impositivo ma dal nostro punto di vista insufficiente per rigore e incisività.

Con essa elimina la deduzione della quota delle spese produzione reddito per i soli lavoratori frontalieri provocando difficoltà nelle aziende e tensioni tra i dipendenti, acuendo così una situazione già critica e complessa per altri versi.

L’intervento legislativo merita un’attenta riflessione da parte di tutte le forze politiche e così dopo aver posto il problema al Segretario di Stato per le Finanze e al Governo l’ANIS invia una lettera a tutti i Capi Gruppo Consiliari.

 

Con il Governo abbiamo condiviso il bisogno di riformare la legge tributaria, iniziativa non più rinviabile nell’ottica di garantire una tassazione giusta ed equa per le imprese e i cittadini.

Per quanto riguarda le imprese che sono il motore dell’economia, creano ricchezza, occupazione e reddito per i lavoratori, condividiamo la proposta di eliminare il regime forfettario e di introdurre un sistema per premiare le aziende che investono in ricerca, sviluppo e incrementano i livelli occupazionali.

 

 

Alla fine dell’anno 2010 il Gruppo Tecnico, costituito dal Governo per compiere uno studio sulle varie possibilità di integrazione con l’Unione Europea, stila il Rapporto Finale, che ha il merito di fare chiarezza su un tema così complesso.

Il lavoro coordinato dal Dipartimento Affari Esteri è stato svolto con il contributo dei rappresentanti delle associazioni di categoria, dei professionisti, della politica.

Per la ns. Associazione ha partecipato il Segretario Generale Carlo Giorgi.

Va rilevato che il Gruppo di Lavoro ha affrontato ed approfondito i temi con una metodologia pragmatica ed efficace raccogliendo i contributi di tutte le parti.

 

 

ANNO 2011

Nei mesi di gennaio e febbraio l’ANIS attraverso alcune lettere ufficiali manda un vero e proprio “ultimatum” al Governo.

In tale circostanza si esprime il disagio degli imprenditori per la lentezza e la confusione in cui versa l’azione del Governo, culminata nell’inopportunità di certi provvedimenti legislativi che complicano l’attività delle imprese.

 

Il 22 marzo ANIS insieme all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili organizza un convegno sui rapporti con l’Italia e le novità fiscali e finanziarie nel quale lancia la sua concreta, precisa visione del futuro attraverso la presentazione di 7 istanze d’Arengo

– Rapporti con l’Unione Europea (approvata)

– Accordo di cooperazione con l’Italia (approvata)

– Sistema di vigilanza e controllo delle persone fisiche e giuridiche (approvata)

– Introduzione del sistema IVA

– Istituzione dell’Agenzia per il Lavoro

– Rappresentatività Organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro

– Polo Scientifico e Tecnologico

 

Oltre alle tre istanze già approvate sull’IVA vi è sempre più condivisione all’interno del Paese sulla nostra proposta; sull’agenzia per il lavoro sta per essere varato un decreto; sulla rappresentatività c’è già un progetto di legge condivisibile, presentato dal precedente Segretario al Lavoro; infine sul Parco Tecnologico il progetto è in fase di partenza sia pure senza la necessaria convinzione.

 

Questi sette punti cardine vogliono rappresentare un progetto di rilancio del Paese attorno al quale unire tutte le forze politiche e le associazioni.

Anche in questa occasione ANIS coinvolge il Governo e i Capigruppo Consiliari per stimolare il confronto e cercare la più ampia condivisione.

 

Perché questo progetto abbia successo serve però una pre-condizione che consiste nella:

– semplificazione delle norme

– riforma della PA per attribuirle maggiore autonomia e affidare concreta responsabilità ai dirigenti. La politica, come abbiamo sempre sostenuto, deve fare un passo indietro.

– eliminazione degli sprechi

– riduzione dei costi dell’apparato pubblico di almeno il 30% attraverso una legge qualificata che fissi tetti di spesa certi e vincolanti.

 

 

A giugno si sblocca il confronto con il Governo che risponde punto su punto alle nostre istanze e proposte che sostanzialmente riprendono le sette istanze d’Arengo.

 

In par4ticolare continuiamo ad insistere affinchè il Governo non lasci nulla di intentato per giungere nel più breve tempo possibile all’accordo con l’Italia contro le doppie imposizioni fiscali e lo scambio di informazioni, perché le imprese non sono più in grado di sopportare il peso della black list e ancor meno la prospettiva di una nuova white list che il MEF potrebbe emettere già da gennaio 2012.

 

SAN MARINO FORUM

Il 16 giugno, dopo l’esperienza triennale 2007-2009 e la pausa del 2010 ANIS, FONDAZIONE SAN MARINO CASSA DI RISPARMIO e ENTE CASSA FAETANO si fanno promotrici della IV edizione di SAN MARINO FORUM che riscuote un buon successo grazie a Valerio De Molli e al suo staff.

Il Forum è stata l’occasione per aggiornare il rapporto sull’economia sammarinese e approfondire i temi dell’economia, della società e della politica attraverso uno scambio di riflessioni tra le istituzioni e gli opinion leader sammarinesi e internazionali al fine di stimolare un cambiamento importante e positivo per il futuro. Ampio risalto è stato dato al progetto di realizzazione del Parco scientifico tecnologico.

 

PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO

Le Amministrazioni e le Università dell’Emilia Romagna e delle Marche credono fortemente nella possibilità e nell’importanza di realizzare insieme a San Marino il Parco scientifico e tecnologico potendo concorrere all’acceso ad importanti risorse economiche dell’Unione Europea.

È una grande opportunità per portare conoscenze, competenze, i segmenti alti dell’impresa. Non solo, è possibile unire la ricerca e lo sviluppo al turismo attraverso la realizzazione di un parco scientifico e di edutainment sul modello descritto nel rapporto Ambrosetti 2009.

Questo progetto, se ben realizzato, potrà sicuramente contribuire a rilanciare lo sviluppo, l’economia e garantire benessere ai cittadini nei prossimi anni.

 

Parte il Tavolo per lo Sviluppo.

Il Governo vuole riaprire il confronto con tutte le parti sociali, al fine di individuare un progetto largamente condiviso con cui creare nuove regole di competitività per ridare spinta all’economia. Sul tavolo i temi della rappresentatività, della competitività, della modernizzazione del Sistema Paese, dell’efficienza della PA, eccetera.

 

Per fare questo ci si è dato un metodo di lavoro pragmatico che prevede una raccolta di dati fornibili da ciascuna parte, la formulazione delle proposte e una sintesi finale del Governo che tenendo conto delle varie posizioni esprimerà una decisione che si concretizzerà in un provvedimento in un tempo definito.

 

In questi giorni il Segretario di Stato al Lavoro ha espresso la volontà di introdurre, attraverso un decreto, una prima semplificazione dell’attuale disciplina del mercato del lavoro per rendere più agevoli le assunzioni. L’iniziativa della quale non conosciamo i contenuti va sicuramente nella direzione giusta e quindi ha il nostro appoggio.

 

Al contrario è emblematica la risposta di chiusura della Confederazione del Lavoro che ancora una volta non intende assumersi le responsabilità che gli competono.

Questo atteggiamento di chiusura del Sindacato trova conferma anche nella mancata risposta alle nostre sollecitazioni con le quali da mesi lo invitiamo a confrontarci sui temi della rappresentatività, della competitività e del contratto di lavoro.

Bene fa il Governo ad intervenire con una legge per sopperire al conservatorismo sindacale.

 

Il 21 giugno abbiamo scritto nuovamente al Governo per riassumere tutte le iniziative proposte, aggiungendo a quelle sopra citate, l’importanza di instaurare relazioni più stringenti con alcuni Paesi, a partire dai maggiori come ad esempio Germania e Francia, con i quali iniziare a intessere una rete di progetti, iniziative e business e a stipulare intese per semplificare l’interscambio eliminando le barriere doganali.

CAMERA DI COMMERCIO

La Camera di Commercio finalmente assumerà la gestione del registro delle società. Con le altre associazioni abbiamo deciso di costituire un confidi e a settembre sarà pronto per le imprese.

Così come stiamo lavorando sulla nuova legge sugli appalti per eliminare le penalizzazioni sull’operatività delle imprese.

IL BILANCIO DELLO STATO

Sul fronte dei conti pubblici arrivano buone notizie.

Sembra che per il 2012 il deficit di bilancio scenda a 10 milioni di euro.

Francamente non abbiamo potuto ancora verificare i dati.

 

Per far quadrare i conti pubblici da parte nostra proponiamo al Governo una manovra finanziaria che porti a:

– un aumento delle imposte dirette per 20 milioni di euro attraverso la riforma tributaria

– un incremento delle imposte indirette di 50 milioni di euro attraverso l’introduzione dell’IVA

– una riduzione degli sprechi e della spesa corrente per 60 milioni di euro.

 

LA POSIZIONE DELL’ANIS

Mentre buona parte del nostro Paese chiede all’Italia di comprendere gli sforzi compiuti e protesta contro Tremonti, noi dell’Anis chiediamo alla politica di mettere in moto una decisa azione di trasformazione del Paese, il modo di pensare, di lavorare, di impegnarsi, di guardare in avanti, perché il mondo è cambiato, e siamo convinti che solo quando questa trasformazione sarà avvenuta sul serio, allora l’accordo potrà divenire una realtà.

Il nostro Paese, come del resto tutto il mondo, vive una fase difficile per certi versi drammatica.

Mai si era sentito un Presidente americano parlare di rischio di default per il proprio paese. Anche l’Italia rischia tantissimo e noi con lei. Questa è la realtà.

Il percorso per uscire da questa situazione è impervio e insidioso ma possiamo farcela, forse meglio degli altri, se uniti accettiamo il cambiamento.

Noi pensiamo che solo se sapremo essere coesi potremo superare questa sfida dimostrando che siamo in grado di mantenere e far crescere un sistema economico trasparente e aperto alla competizione e di conseguenza tutelare un alto livello di stato sociale.

LA NOSTRA VISIONE DEL FUTURO

Proponiamo di incrementare la concorrenza per favorire l’efficienza, i consumatori e lo sviluppo.

Proponiamo il passaggio dalla bassa produttività a bassi redditi a maggiore produttività con redditi più alti anche per finanziare i fondi pensione.

Proponiamo di liberare le idee d’impresa presenti in tutti i settori per uscire in trasparenza con norme certe e chiare, per dare merito alle proposte interessanti, e sostenere chi investe il proprio denaro e non chiede sostegni pubblici.

Infrastrutture. Decidiamo quali investimenti sono prioritari, proposte ne abbiamo fatte tante per modernizzare il Paese. Facciamolo con una sinergia forte tra pubblico e privato.

Cogliamo l’opportunità del Parco Scientifico e Tecnologico.

A settembre San Marino deve assolutamente superare gli esami di riparazione dell’OCSE e del Moneyval. Quindi rivolgiamo al Governo e a tutta la politica l’appello a mettere in campo un impegno maniacale per non farci trovare impreparati a queste imminenti, vitali verifiche degli organismi internazionali.

Proponiamo inoltre di attuare la semplificazione normativa: registro delle imprese, mercato del lavoro, appalti pubblici e i rapporti fiscali.

Sollecitiamo la modernizzazione del Sistema Paese

Vanno raggiunte le intese per rinnovare il contratto di lavoro.

A settembre ANIS intende presentare nuove istanze d’Arengo per completare la nostra idea di progetto Paese, fra queste la richiesta di una legge qualificata per fissare i tetti massimi della spesa pubblica.

 

CONCLUSIONI

Ho cercato di riassumere le diverse opportunità:

– una sempre maggiore integrazione internazionale;

– un sistema amministrativo snello ed efficiente

Aggiungo un sistema giudiziario autonomo e funzionale.

 

Sono e siamo ottimisti perché diverse sono le opportunità che possiamo cogliere.

Ma sono anche molto preoccupato perché, se non saremo coesi e non sapremo cambiare metodo di lavoro, se non sapremo guardare in faccia la realtà, tutto sarà molto, molto difficile.

La minaccia dello scontro sociale non serve a nulla, anzi, aggrava la situazione e rende ancora più difficile la ricerca delle soluzioni ai problemi da perseguire in breve tempo.

 

È vero, tante cose non vanno. Tanto si può fare per migliorare.

Ma il clima di negatività, certo, non giova al Paese.

 

Dobbiamo fare forza sulle nostre eccellenze.

Siamo piccoli e potenzialmente agili ed efficienti.

Dobbiamo rivoluzionare il nostro Paese.

Ed è un lavoro che va fatto tutti insieme.

 

Solo così si può cominciare a guardare avanti con rinnovato ottimismo.

 

Grazie.

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