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San Marino, Consiglio Grande e Generale: varata la legge sullo scambio di informazioni

da Redazione

Un’opportunità di presentarsi alla comunità internazionale con nuove regole, garantendo lo scambio di informazioni su richiesta con i Paesi con cui ci sono accordi negoziati ma non ancora entrati in vigore.

 

Con 51 voti a favore, su 55 presenti in aula, il Consiglio Grande e Generale vara la legge sullo scambio di informazioni. Un risultato notevole, come del resto si era già avuto in Commissione Consiliare, dove era stata registrata una condivisione pressoché unanime, dopo una serie di integrazioni al testo originario della legge. La legge è frutto di un lavoro sinergico tra il Patto e la Costituente del Partito Socialista, dopo che il PSD aveva proposto un progetto in prima lettura consiliare.
L’obiettivo raggiunto rappresenta per San Marino l’opportunità di presentarsi alla comunità internazionale con nuove regole, garantendo lo scambio di informazioni su richiesta con i Paesi con cui ci sono accordi negoziati ma non ancora entrati in vigore. Questo rappresenta un ulteriore tassello di un percorso portato avanti con l’impegno coerente del governo, della maggioranza e su, alcuni passaggi importanti, dell’intero Consiglio Grande e Generale.
La Repubblica di San Marino, infatti, si è adeguata ai parametri internazionali dell’OCSE e del Moneyval, in materia di trasparenza e di lotta al riciclaggio; ha firmato accordi aventi per oggetto lo scambio di informazioni e contro la doppia imposizione fiscale con oltre 40 Paesi; ha concordato e parafato un importante accordo sulla stessa materia con la Repubblica Italiana; ha introdotto nuovi ed incisivi strumenti legislativi per contrastare le distorsioni economiche con altri Paesi; ha introdotto controlli maggiormente efficaci su banche e finanziarie; ha creato organismi e strumenti per rendere operative le leggi.
Il Patto esprime la sua soddisfazione per il risultato ottenuto e la portata di un disposto legislativo importantissimo, sia dal punto di vista economico a conferma della volontà di essere in linea con gli standard internazionali; sia politico, proprio perché frutto di un lavoro sinergico e condiviso da forze politiche non solo di maggioranza.
In tutti, l’auspicio che esso contribuisca a fare cadere le ultime remore su un rapporto bilaterale con la Repubblica Italiana che ha bisogno di nuova linfa.

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