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San Marino: i frontalieri bloccati ai tavoli tecnici

da Redazione

Niente di nuovo sotto il sole cocente sulla tassa razzista del governo sammarinese e sulla reintroduzione della  franchigia da 8.000 euro da parte del governo italiano.

 

Quando si inizia a individuare il presunto fuoco amico c’è qualcosa che non funziona. Il recente accenno di polemica tra il comitato frontalieri e qualche settore della stampa locale sulla giusta interpretazione di un comunicato la dice lunga sul fatto che stiamo ancora fermi al palo. Niente di nuovo sotto il sole cocente sulla tassa razzista del governo sammarinese e sulla reintroduzione della  franchigia da 8.000 euro da parte del governo italiano. E’ ormai solo e soltanto una questione di tavoli tecnici a San Marino e in Italia. Da una parte c’è quello istituito dalla Segreteria di Stato per il lavoro, tavolo tecnico permanente, ah però, dall’altra, c’è quello tanto desiderato anche in Italia dal comitato frontalieri: “Lanciamo un appello anche alle autorità locali, primo fra tutti il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, per la costituzione di un tavolo tecnico di emergenza che serva da stimolo ed individui tutte le strade utili alla accelerazione di questo processo, compreso, se le cose non si dovessero sbloccare, l’organizzazione di una manifestazione a Roma”. Oh perbacco, già lo vediamo Tremonti in piena crisi di panico per l’enorme corteo di frontalieri incazzati per le vie della città eterna. La brutale verità, purtroppo, è che passano i mesi, siamo a luglio ormai, e la tassa razzista ideata da un governo ad ispirazione cattolica-popolare alleggerisce senza scampo le buste dei più poveri dei frontalieri con moglie e figli a carico. In Italia, con la crisi che azzanna un governo debole devastato da lotte fratricida, e una manovra finanziaria che da 40/45 miliardi è passata a più di 60 con l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014 sarà dura, molto dura, avere qualche notizia, non dico di una leggina ordinaria che finalmente dia qualche sicurezza ai frontalieri, ma almeno della reintroduzione della franchigia di 8.000 euro. Però, i frontalieri avranno sempre a disposizione un bel tavolo tecnico a San Marino e forse anche in Italia sul quale sdraiarsi. E piangere.

 

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