Home FixingFixing Il Titano e l’autobus per l’Europa: non perdiamolo

Il Titano e l’autobus per l’Europa: non perdiamolo

da Redazione

adolfo.morganti

 

Il dibattito su San Marino e l’Europa: l’intervento di Adolfo Morganti, Presidente di Paneuropa. “Una scelta che ormai irrinunciabile per il futuro del Paese!.

 

adolfo.morganti

 

 

di Adolfo Morganti

 

Dalla fine degli anni ‘90, tempo in cui le vacche grasse sembravano non conoscer crisi e la prospettiva di una maggior integrazione della Repubblica di San Marino in Europa sembrava attirare solamente reazioni stupite, Paneuropa San Marino non ha cessato di indicare la fecondità di questa direzione di sviluppo, e nel contempo, fatto largamente inconcepibile per molti, il doppio utile che giungere al traguardo di una cooperazione più stretta con l’Europa Unita avrebbe comportato, sia per la nostra Repubblica, sia per l’Unione Europea stessa. Siamo stati in realtà debitori di questa nuova visione del ruolo dei Piccoli Stati nell’Europa Unita ad uno dei grandi dell’Europeismo contemporaneo, S.A.I.R. l’On. Otto von Habsburg (o, in lingua italiana, d’Asburgo), che proprio il 4 luglio scorso ci ha lasciato alla bella età di 98 anni. Per una serie di fatti non a tutti i concittadini noti, la figura di Otto d’Asburgo si lega in modo particolare all’Europeismo nella Repubblica di San Marino: proprio al termine della sua prima visita ufficiale in Repubblica, nel febbraio 1998, venne firmato un Accordo ufficiale tra l’Unione Paneuropea Internazionale e il Governo della Repubblica di San Marino, che fonda la presenza e stabilisce la missione dell’Unione Paneuropea nella Repubblica di San Marino e da vita ad un Osservatorio stabile sull’Integrazione Europea ed i Piccoli Stati, che costituì la base da cui nacque l’Università d’Estate della Repubblica di San Marino, giunta nel 2011 a 16 anni di attivissima vita. Va inoltre ricordato che fu grazie all’attenzione della rete paneuropea internazionale che venne ampiamente agevolato il percorso che condusse all’adozione dell’Euro da parte della Repubblica di San Marino, malgrado le resistenze espresse a mezza bocca di alcuni Stati dell’Unione. Venendo rapidamente all’oggi, negli ultimi due anni la crisi del “sistema-paese” sammarinese ha accelerato processi che negli anni scorsi hanno proceduto con grande lentezza. Riequilibrio dell’economia del Paese, rapporto con l’Italia, apertura all’Europa Unita, ruolo della Repubblica di San Marino nello scenario internazionale sono temi che oggigiorno si sono importi all’agenda politica sammarinese, ma anche alle categorie produttive, ai sindacati, alle agenzie di formazione della Repubblica. Nel contesto di  questo dibattito, troppo spesso inutilmente appaltato ad agenzie esterne se non estranee alla realtà sammarinese, Paneuropa San Marino da 13 anni continua a formare con professionalità i giovani sammarinesi vocati al non facile mestiere delle relazioni internazionali, continua a far incontrare la Repubblica con l’Europa, ed a stimolare una crescita culturale di cui prima di tutto la nostra società politica continua ad aver molto bisogno. Oggi è il momento buono per rilanciare il dibattito attorno al cosa chiedere ed al cosa concedere nei rapporti con l’UE, senza complessi di inferiorità né cedimenti a provincialismi del tutto fuori luogo. In questa prospettiva il prossimo 16° Corso dell’Università d’Estate di San Marino, promossa da Paneuropa San Marino, l’Istituto di Studi Storico-Politici Sammarinesi e Identità Europea, col Patrocinio delle Segreterie di Stato per gli Affari Esteri e per la Cultura della Repubblica di San Marino e dell’Unione Paneuropea Internazionale, è centrato sul tema Europa 2011: il ritorno dei piccoli Stati. Autonomie, piccole patrie, processi di sussidiarietà, e si presenta particolarmente interessante essendo ispirato da un fatto politico-istituzionale recentissimo: la continua crescita nel continente Europeo dei Piccoli Stati non solo nell’area balcanica o nell’est, cui si affiancano altre dinamiche continentali complesse quali l’estensione delle autonomie di importanti territori europei ed un dibattito sempre più approfondito sull’applicazione del principio di Sussidiarietà all’interno dell’Unione Europea. Oltre a ciò grazie alla presenza di importanti esponenti della Commissione e del Parlamento Europeo verranno approfondite le iniziative concrete atte a far accelerare il processo di crescita ed integrazione della nostra Repubblica nel contesto europeo, offrendo nel contempo ulteriori percorsi di formazione ai giovani della Repubblica.

 

 

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