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San Marino, appalti in Italia: ancora troppi punti di domanda

da Redazione

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Hit Medica: solo una precisazione. Antao Progetti in regime di sospensione. Difficoltà per le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici.

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di Alessandro Carli


 

A distanza di qualche mese dall’entrata in vigore della legge italiana sulla partecipazione degli operatori aventi sede, residenza, o domicilio in Paesi cosiddetti black list alle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e fornitura (il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale numero 46 lo scorso 25 febbraio), abbiamo voluto raccogliere le voci di alcune imprese sammarinesi, per capire – sul campo – le eventuali difficoltà riscontrate nella presentazione della richiesta di documentazione. E se per qualche realtà sammarinese gli ostacoli sono stati di poco rilievo – come nel caso di Hit Medica Spa -, per altri operatori le difficoltà sono più consistenti, e soprattutto ancora non risolte. E’ il caso di Antao Progetti Spa e Karnak. Ma andiamo con ordine.

 

Hit Medica Spa


L’azienda sammarinesi che si occupa di forniture di prodotti di ortopedia (placche o viti che vengono inserite dentro il corpo dell’uomo) non ha incontrato particolari problemi. “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano -spiega Maira Ferri – ci ha inoltrato solamente una richiesta di chiarimento, che riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione. Una domanda formale, tutto sommato: il CdA è ben noto, e pertanto in regola. Siamo stati contattati dalla dottoressa Di Domenico del MEF, che ci ha chiesto solamente questa precisazione. Il giorno successivo abbiamo ricevuto l’autorizzazione verbale, caricata sul sito del MEF dieci giorni dopo. Il placet cartaceo invece ci è giunto dopo circa un mese. Appena è stato pubblicato il decreto sulle gare d’appalto, c’è stato un periodo poco chiaro. Mi spiego: erano in essere alcune lacune operative. Appena uscito il decreto legge, una nostra concorrente ha contestato la nostra domanda. Il MEF ci ha consigliato di allegare alla domanda, anche un’autocertificazione. Siamo stati ammessi alla gara, anche se non è ancora stata aggiudicata. Per tutelarci, l’autocertificazione verrà allegata e tutte le domande che inoltreremo. Siamo in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 37 (del decreto legge numero 78 del 2010, inerente al ‘rilascio dell’autorizzazione è subordinato alla previa individuazione dell’operatore economico, individuale o collettivo, mediante la comunicazione dei dati che identificano gli effettivi titolari delle partecipazioni societarie, anche per il tramite di società controllanti e per il tramite di società fiduciarie; alla identificazione del sistema di amministrazione, del nominativo degli amministratori e del possesso dei requisiti di eleggibilità previsti dalla normativa italiana’)”.

 

Antao Progetti Spa


E’ ancora in attesa di una risposta, Antao Progetti Spa (studio di architettura urbanistica, ingegneria e design) che ha presentato una richiesta di autorizzazione per i servizi. “Stiamo ancora aspettando le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito a un’istanza – sottolinea Andrea Sacanna -. Nei primi giorni di aprile abbiamo inoltrato a Roma un’istanza con ricevuta di ritorno, in cui erano contenuti lo statuto, la vigenza, eccetera. dopo tre settimane abbiamo ricevuto una risposta, in cui mancava il possesso dei requisiti di eleggibilità, l’indicazione dell’amministratore del precedente quinquennio e altri dati. Abbiamo inoltrato tutto: 20 fogli di carte da bollo del Tribunale di San Marino. Ora stiamo attendendo la risposta. Ci sembra una cosa abbastanza anomala però…”. “Attualmente – rimarca – siamo in regime di sospensione. Nell’ultima lettera di giugno, il Ministero ci ha dato l’ultimatum: se entro 10 giorni non avessimo inviato tutta la documentazione richiesta, avremmo perso tutto. Attraverso un avvocato che ci sta seguendo, abbiamo presentato quanto richiesto nuovamente. Stiamo facendo i salti mortali: da tre mesi stiamo lavorando sugli appalti pubblici in Italia, con difficoltà. In ogni lettera del MEF appaiono nuove e ulteriori richieste, O non abbiamo interpretato in maniera corretta la normativa, oppure stanno cercando di metterci il bastone tra le ruote. Dovesse non andare a buon fine questo ultimo invio, saremmo costretti a ripresentare una nuova istanza”.

 

Requisiti per il rilascio dell’autorizzazione


Il rilascio dell’autorizzazione è subordinato all’indicazione dei seguenti dati:

1) atto costitutivo e eventuali provvedimenti di autorizzazione, ove richiesti dalle leggi nazionali;

2) generalità dell’imprenditore individuale;

3) ragione sociale;

4) sede sociale ed eventuali sedi secondarie;

5) sede amministrativa;

6) generalità del soggetto tenutario delle scritture contabili;

7) oggetto sociale;

8) capitale sociale sottoscritto e versato;

9) generalità del legale rappresentante ovvero dei rappresentanti delegati della società;

10) generalità dei titolari delle quote di partecipazione sociale, anche per il tramite di società controllanti, controllate e fiduciarie;

11) sistema di amministrazione;

12) generalità degli amministratori e possesso dei requisiti di eleggibilità, conformemente alla normativa italiana;

13) generalità dei sindaci e dei soggetti esterni incaricati della revisione contabile, eventualmente nominati;

14) data di approvazione del bilancio.

 

L’operatore deve indicare altresì le vicende modificative verificatesi negli ultimi cinque anni dalla data di presentazione dell’istanza di cui all’articolo 4 del decreto, concernenti la denominazione, l’oggetto sociale, le quote di partecipazione e gli organi di amministrazione della società.

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