Home FixingFixing Carlo Giorgi (ANIS) e lo scambio d’informazioni: Nella giusta direzione

Carlo Giorgi (ANIS) e lo scambio d’informazioni: Nella giusta direzione

da Redazione

Carlo GiorgiL’ANIS è pronta a stringersi a coorte, dato il momento di grande difficoltà generale. Ilprossimo 21 luglio è in programma l’Assemblea Ordinaria. Intervista al Segretario Generale, Carlo Giorgi, da Fixing oggi in edicola.

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – L’Associazione Nazionale del-l’Industria Sammarinese è pronta a stringersi a coorte, dato il momento di grande difficoltà generale. Il prossimo 21 luglio è in programma l’Assemblea Ordinaria annuale a porte chiuse, in cui i soci faranno il punto – come sempre in maniera franca e concreta – sulla situazione sammarinese.

Carlo Giorgi“La nostra associazione – spiega a Fixing Carlo Giorgi, Segretario Generale dell’ANIS – ha in mente un progetto complessivo per il rilancio e lo sviluppo del Sistema Paese. Un progetto che ci ha già visto presentare una serie di sette Istanze d’Arengo, su specifici temi, che nel complesso vogliono essere il nostro contributo alla situazione generale. Ecco, questo è il punto di partenza: la nostra Assemblea interna vuole essere un’occasione di riflessione e di meditazione sui vari argomenti che sono sul tavolo, per far emergere nuovi elementi utili alla ripartenza. La nostra associazione negli ultimi mesi ha riunito periodicamente in assemblea gli associati, in modo tale da tenere sotto stretta osservazione, in tempo reale, l’evoluzione della crisi dei rapporti con l’Italia. Abbiamo inoltre partecipato attivamente al convegno organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e, soprattutto, abbiamo dato vita assieme alle due fondazioni bancarie alla quarta edizione del San Marino Forum – Innovare e Competere per il futuro. Ora ci prepariamo all’Assemblea generale dei soci: stiamo lavorando inoltre ad un ulteriore progetto per la fine dell’anno, anche se è di difficile attuazione”.

Qual è il punto di partenza?

“L’allineamento agli standard internazionali per San Marino è diventato imprescindibile, non ci possiamo sottrarre. A settembre aspettiamo l’esame dell’OCSE, poi avremo altri ostacoli difficili da superare che sono le valutazioni di Moneyval e Greco. Dobbiamo fare tutto il possibile e anche di più per essere all’altezza, ma la strada è tracciata. Il fatto è che la situazione a livello internazionale, così come a livello italiano, è estremamente problematica. Per questo motivo se San Marino vuole salvarsi deve fare fino in fondo la propria parte”.

Già, ma come? Su cosa si dovrebbe puntare?

“Serve un cambiamento, un cambiamento vero. Bisogna attuare un progetto complessivo fatto di riforme, che ci permettano di tornare competitivi. Dobbiamo modernizzare il Paese, sgravarci dal peso della burocrazia e modificare l’attuale struttura del Bilancio dello Stato. La situazione dei conti pubblici in particolare ci preoccupa: tre direttrici da seguire, in questo senso, devono essere la riforma fiscale, l’introduzione dell’Iva, a cui ANIS crede fermamente, e un taglio delle spese pubbliche. Senza uno solo di questi tre fattori non si va da nessuna parte. La spesa corrente non può continuare ad assorbire più del 92% delle risorse pubbliche, occorre ideare un progetto per ridurla entro un congruo lasso di tempo almeno del 30% al fine di liberare risorse sostanziali per gli investimenti. La PA inoltre deve divenire più efficiente, sfruttando al meglio le possibilità offerte dall’informatica”.

In Consiglio sta per approdare, peraltro su iniziativa bipartisan, il provvedimento sullo scambio d’informazioni, un intervento che condividete.

“Mi sembra un provvedimento ben costruito, che va nella giusta direzione. Quello che conta è che si vada ad un’approvazione unanime, che maggioranza e opposizione dimostrino comunione d’intenti nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza. Sarebbe un segnale importante da mandare fuori dai nostri confini”.

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