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Vicenda CS, Amati contro BCSM: E’ stata azione di guerra contro di noi

da Redazione

Un’azione di guerra contro il Credito Sammarinese. Ci va giù duro il presidente Lucio Amati, che attacca pesantemente Banca Centrale. Non ci hanno perdonato di aver vinto in tribunale contro di loro.

SAN MARINO – Un’azione di guerra contro il Credito Sammarinese. Ci va giù duro Lucio Amati, presidente dell’istituto di credito recentemente commissariato da Banca Centrale, una vicenda culminata con l’arresto – l’accusa: riciclaggio – dell’ex direttore, Valter Vendemini. E Amati appunto lancia le sue pesanti accuse nei confronti proprio di Banca Centrale: da via del Voltone infatti “non ci hanno mai perdonato di averli portati davanti ai magistrati e di avere vinto”.

Amati punta il dito anche sulle modalità del commissariamento: a partire dalla nomina del Commissario pro tempore, Maurizio Faraone, Direttore dell’Interpol (aspetto questo che aveva suscitato perplessità anche fuori dal CS), peraltro sostituito proprio ieri da Nunziato Caliò. BCSM ha anche nominato il Comitato di vigilanza, composto da Maurizio De Marchis, Tania Ercolani e Matteo Toccaceli, mentre il Commissario per la finanziaria collegata Polis è Giovanni La Torre.

“Hanno clonato quaranta computer, perquisito gli uffici e le auto dei dipendenti – racconta ancora Lucio Amati – Questa pare più un’azione di guerra, così come la stessa nomina di Faraone”.

L’obiettivo finale secondo il Presidente del CS era quello di far saltare l’operazione di acquisto del Banco di Rio de Janeiro – Amati ha raccontato ai media di aver già ricevuto un’abbondante caparra – forse per far finire la banca nelle mani di altri a cui l’istituto faceva gola.

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