SAN MARINO – Il Paese si trova nuovamente sotto choc per un altro arresto eccellente che ha colpito l’oggi ex-Direttore di Credito Sammarinese Valter Vendemini e si trova di fronte all’ennesimo istituto vigilato posto sotto commissariamento.
L’Arresto con l’accusa di Riciclaggio crediamo meriti considerazioni politiche profonde che risultano delicate da esporre quando vi è, come ora, una inchiesta in corso, per di più ipotesi di legami indiretti con il narco traffico e la n’drangheta., ma crediamo sia necessario per la politica prendere coraggio preservando il rispetto umano della persona e della sua innocenza fino a prova contraria.
L’arresto di Valter Vendemini non ha certo il livello di quelli precedenti dei vertici della Cassa di Risparmio e di Livio Bacciocchi che ricoprivano all’interno della Repubblica di San Marino ruoli di rilevanza economica sicuramente superiore, ma rimane comunque un fatto importante sul quale riflettere..
Il dato politico positivo finalmente risulta essere quello di un provvedimento nato dall’interno della Repubblica di San Marino e non da organi di controllo italiani, e di una collaborazione stretta ed efficace con gli organi di indagine Italiani.
Per questo motivo Sinistra Unita sottolinea favorevolmente il lavoro svolto dalla nostra magistratura, dalle istituzioni di controllo e dalle forze di polizia.
Inoltre non si può neppure escludere che vi possa essere stata anche una iniziativa interna alla struttura vista la riservatezza ed il segreto che copre le attività di segnalazione a mente dell’Art.40 comma quinto e sesto della legge 92/2008.
Sinistra Unita rimane schierata dalla parte della legalità e si augura che la determinazione delle responsabilità possa essere perseguita nel rispetto degli imputati anche a fini di imposizione di una etica pubblica che deve essere necessariamente ricostruita nel nostro Paese.
Il primo dato politico evidente è un primo passo verso la legalità attraverso la attivazione di azioni efficaci di contrasto alle attività illegali attraverso le nostre istituzioni di Controllo.
Il secondo è una persistente debolezza delle nostre istituzioni bancarie, nonostante il rafforzamento della normativa interna rispetto all’arrivo di capitali di dubbia provenienza all’interno del nostro sistema bancario.
Una debolezza in parte indotta dalla crisi del vecchio sistema e dall’assenza da parte della politica di un progetto per un nuovo sistema bancario basato sui canoni della trasparenza e sulla leva del differenziale fiscale.
Rimane quindi sullo sfondo il destino del sistema bancario sammarinese che così come lo abbiamo conosciuto, la sua necessaria riconversione e ricapitalizzazione.
E’ necessario un progetto condiviso pubblico e serio, libero da condizionamenti da parte di poteri estranei alle nostre istituzioni democratiche e sostenuta da una ritrovata etica pubblica.
La crisi del sistema bancario è conclamata, non solo dalla vicenda Credito Sammarinese e implica difficoltà pesanti per l’intera società sammarinese dal punto di vista occupazionale e del tenore di vita.
Per questo i Cittadini ed i lavoratori Sammarinesi dovrebbero mobilitarsi per conoscere la reale situazione del Paese, intraprendendo un percorso di consapevolizzazione sui motivi che hanno generato la crisi e per liberarsi dai capitali illegali che forse hanno rischiato, e tuttora il rischio persiste, di minare anche le fondamenta democratiche e sociali del Paese.
I cittadini devono mobilitarsi per contribuire a costruire un nuovo sistema economico, è una responsabilità che tutti i cittadini si devono assumere chiudendo i conti con il passato, liberandosi della classe dirigente che li ha portati in questa crisi.
Crediamo che piuttosto che rimanere silenti ed impauriti in attesa degli eventi sia necessario incominciare ad agire per proteggere e utilizzare a fini sociali le poche risorse rimaste ai sammarinesi.
Sinistra Unita Comunica
c.s.
