Home NotizieAttualità I frontalieri ringraziano per la Risoluzione a loro dedicata e si appellano ad Andrea Gnassi

I frontalieri ringraziano per la Risoluzione a loro dedicata e si appellano ad Andrea Gnassi

da Redazione

confinePlauso da parte del Coordinamento Frontalieri San Marino nei confronti dei Parlamentari che hanno depositato la risoluzione che impegna l’Esecutivo italiano ad avviare passi formali nei confronti di San Marino. Appello al Sindaco Andrea Gnassi.

SAN MARINO – Plauso da parte del Coordinamento Frontalieri San Marino nei confronti dei Parlamentari Elisa Marchioni, Massimo Vannucci e Franco Narducci per la risoluzione relativa alla delicata questione dei cittadini italiani che ogni giorno varcano il confine del Titano per Lavorare.

Tale risoluzione, depositata in commissione Affari esteri, impegna l’Esecutivo italiano ad avviare passi formali a tutela dei lavoratori italiani a San Marino.

“Auspichiamo che questo atto – spiega una nota dei Frontalieri – contribuisca a normalizzare velocemente i rapporti diplomatici fra i due Stati, in quanto la situazione è diventata insostenibile sia per l’intera economia del sistema San Marino che per l’economia delle provincie di Rimini e di Pesaro/Urbino”.

A tal proposito il Coordinamento Frontalieri ricorda che a pagare il maggior tributo sono le oltre 6000 famiglie residenti nelle suddette province, “che si aspettano in breve tempo una legge ordinaria che stabilizzi una volta per tutte la loro condizione di precarietà. Se questo non fosse possibile entro i termini dell’anno in corso, diventa fondamentale la reintroduzione della franchigia, ferma ormai da anni sugli 8000 Euro e mai ricapitalizzata e adeguata al costo della vita”.

Il Coordinamento Frontalieri inoltre lancia un appello anche alle autorità locali, primo fra tutti il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – che sulla questione si era già pronunciato con parole bellicose nei confronti dei vicini del Titano – per la costituzione di un “tavolo tecnico di emergenza” che serva “da stimolo ed individui tutte le strade utili alla accelerazione di questo processo, compreso, se le cose non si dovessero sbloccare, l’organizzazione di una manifestazione a Roma”.

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