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San Marino Forum, Maurizio Zanotti (testo integrale)

da Redazione

San Marino Forum 2011 le considerazioni conclusive di Maurizio Zanotti, Presidente dell’Ente Cassa di Faetano. Testo integrale.

 

Mi è stato assegnato il compito di concludere i lavori della IV° Edizione del San Marino Forum, compito non facile data la complessità dei temi trattati con grande competenza dagli eminenti relatori che mi hanno preceduto.

 

I lavori di approfondimento effettuati tra le Istituzioni, La Business Community, Gli Opinion Leaders Sammarinesi e non, hanno catalizzato la partecipazione degli intervenuti su temi molto importanti.

 

Cercherò quindi di sintetizzare il contenuto di questi lavori che hanno avuto la caratteristica –rispetto alle precedenti edizioni del Forum- di incentrare ancora di più il dibattito su temi ben definiti, cercando di dare un indirizzo reale di sviluppo economico, nell’immediato, attraverso delle proposte concrete.

 

Occorre ricordare e ribadire in modo molto incisivo, che stiamo vivendo un periodo storico caratterizzato da una importante crisi economica, che deve essere vissuto con la piena consapevolezza della realtà per quanto sgradevole essa possa apparire.

 

Mi sembra di avvertire che non vi sia ancora, la percezione in modo assoluto di tale gravità, e del fatto che non possiamo permetterci di giungere oltre un certo limite. Oltrepassandolo, il rischio che è in agguato, all’insorgere di un qualsiasi problema, potrebbe essere quello di scatenare una costante quanto sterile conflittualità volta solo ad attribuire ad altri, la responsabilità dell’accaduto, piuttosto che unire le forze per trovare le soluzioni.

 

Non dobbiamo e non possiamo delegare alcuno ad affrontare i problemi che da questa crisi sono scaturiti e che tutt’ora sono presenti nel nostro vivere quotidiano. E’ necessario un cambiamento culturale -pienamente condiviso- di tutta la società, e in primis – io credo – della classe politica alla quale spetta il compito di aprire la strada del cambiamento.

 

Occorre ricercare tutto il potenziale in termini di risorse, quelle vere, che sono presenti nella nostra Repubblica. Il tema del Parco Scientifico Tecnologico, ne è un esempio, ma ci potrebbero essere ovviamente altri settori che possono essere sviluppati, settori per i quali La nostra Repubblica ha già una tradizione: L’Agricoltura, L’Industria sia essa di produzione, o di servizio, La Finanza, il Turismo, La Sanità, L’Istruzione, Lo Sport.

 

Individuati i settori, occorre a questo punto trovare le possibili soluzioni di sviluppo, soluzioni che debbono consentire di ottenere in tempi brevi le prime ricadute positive ma che vanno poi applicate nel tempo con convinzione e continuità. Uno sviluppo reale e duraturo, infatti, non può scaturire da scelte occasionali per quanto illuminate possano essere.

 

Lo Studio Ambrosetti ha presentato, come abbiamo visto, i dati economici comparati con quelli degli anni precedenti che ci danno il senso esatto di questa recessione, ma nel contempo ci ha fornito anche dati che segnalano la possibilità di capire le soluzioni per superarla.

 

E’ necessario però che ci sia una piena condivisione e un totale coinvolgimento, da parte di tutta la società, dagli Imprenditori, ai lavoratori Autonomi, ai Sindacati, a tutte le Associazioni di Categoria, e soprattutto – come ho già detto precedentemente – del Mondo Politico nel suo complesso.

 

Dobbiamo essere chiari: non ci regalerà niente nessuno. Dovremo abituarci a ragionare all’interno del nostro piccolo Territorio, tra noi, certo, ascoltando –come abbiamo fatto oggi- il parere di esperti prestigiosi, ma toccherà comunque a noi trovare le strade per una economia sammarinese che possa essere apprezzata in sede internazionale e non semplicemente tollerata.

 

Sicuramente potremo trovare le soluzioni adeguate, ma il cambiamento lo potremo attuare sul serio solamente iniziando a porre l’Uomo, cioè la Persona, al centro del lavoro e dell’economia: solo così si potrà perseguire un bene che sia realmente comune; cioè un bene che riguarda tutta la comunità, basato su elementi reali, non effimeri. Certamente occorre anche tanta forza d’animo e voglia di fare, voglia di costruire.

 

Nel Paese sono già presenti realtà che si sforzano di operare in questo senso e che possono portare un contributo importante a questo percorso; l’Istituzione che rappresento è una di queste: esse testimoniano che è possibile, partendo dall’amore per il proprio Paese e dalla ricerca del bene comune, coniugare in una sinergia vincente, valori e attività economica.

 

Nel corso del Forum abbiamo approfondito il progetto del Parco Scientifico e Tecnologico. Dalle relazioni del Prof. Giorgio Petroni e della Dott.ssa Germana Di Falco, abbiamo appreso di come possa essere costituito e gestito; delle interconnessioni fra unità di Ricerca & Sviluppo di imprese e Dipartimenti Universitari; della posizione geografica dell’area Adriatica; degli ambiti del suo impiego.

 

E’ chiaro che una volta individuata la localizzazione, ovviamente occorre definire subito il modello e la sua Governance. Abbiamo quindi la certezza che nel lasso di tempo, probabilmente anche di sei mesi, si potrebbe avere già una realtà costituita.

 

Ma il risultato più importante, a mio avviso, è che usciamo da questa giornata di lavoro, con la consapevolezza che vi è concretamente la possibilità attraverso investimenti, di trovare nell’immediato una soluzione che potrà portare un beneficio nel breve termine. Usciamo quindi con una dose maggiore di speranza, senza la quale non è possibile uscire da nessuna crisi.

 

Concludo il mio intervento ringraziando gli intervenuti a questo importante appuntamento. Ringrazio i partners che organizzano con noi il San Marino Forum: ossia l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio, ringrazio inoltre le Autorità intervenute nelle persone del Segretario per l’Industria Marco Arzilli, il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni e naturalmente il Managing Partners Dott. Valerio De Molli. Un particolare ringraziamento a Voi tutti che siete intervenuti, augurando di ritrovarci eventualmente in un prossimo San Marino Forum, non più per parlare della crisi ma per registrare i segni della ripresa.

Grazie

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