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Diario della crisi del 1 luglio 2011

da Redazione

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Non ci resta che ammirare Christine Lagarde. E’ il nuovo direttore generale del FMI, dopo Strauss-Kahn. E’ la prima donna a guidare il Fondo monetario dal 1944.

 

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di Saverio Mercadante

 

Sembra che l’allarme rosso per le banche italiane sia finito. Secondo Reuters infatti, da 10 a 15 banche delle 91 sottoposte agli stress test verranno bocciate in un esame studiato appositamente dalla Banca Centrale Europea. I Paesi coinvolti dovrebbero essere Grecia, Germania, Portogallo e Spagna. Italia, per fortuna, fuori dal giro degli stressati. I nuovi test calcolano il capital core delle banche, per verificare se è sufficiente ad assorbire eventuali perdite provocate dalle attività di prestito che potrebbero risultare insolventi in caso di fase economica negativa o calo dei prezzi immobiliari. Per evitare di stressare ulteriormente i poveri parlamentari italiani, invece, il mitico ministro Gianfranco Rotondi offre questi consigli al Presidente Berlusconi, se vuole durare sino alla scadenza naturale della legislatura nel 2013. “Dobbiamo coccolare i parlamentari; se un giorno gli si dice che vanno dimezzati, il giorno dopo che gli si taglia lo stipendio, quello successivo l’auto blu, significa voler proprio far cadere il governo”. Il ministro Rotondi è contrario ai tagli dei privilegi a deputati e senatori. Anzi. I privilegi, dice, vanno tutelati. “Tanto, più impopolari di così”. Il ministro per l’Attuazione del programma si arruola  così nell’esercito nemico di Giulio Tremonti. “Le misure contro i privilegi della politica le considero un insulto alla sua intelligenza”, afferma sicuro, petto in fuori. I commenti irripetibili sulla difesa cinica della casta non sono riferibili in questa rubrica. Non ci resta che ammirare Christine Lagarde. E’ il nuovo direttore generale del FMI, dopo Strauss-Kahn. Dunque, ancora un dirigente europeo, e prima donna a guidare il Fondo monetario dal 1944. Sul suo tavolo innanzitutto la questione Grecia. L’altra fondamentale mission: “Abbasserò il tasso di testosterone nel Fondo Monetario”.

 

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