Home NotizieItalia Urbino, lungo le “Direzioni” disegnate da Elvis Spadoni

Urbino, lungo le “Direzioni” disegnate da Elvis Spadoni

da Redazione

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La storia e i disegni di un giovane ragazzo di Urbino, che ha lasciato il seminario per dedicarsi all’arte. Tra Narciso, narcisismo, autoritratto e una tecnica che richiama i grandi del passato. Siamo andati a vedere la sua mostra.

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di Alessandro Carli

 

URBINO – E’ una parabola curiosa, quella che la vita ha voluto tratteggiare per Elvis Spadoni. Una parabola che parte da una vita in seminario – era diacono, Elvis – per poi ramificarsi nell’arte. “Direzioni”, la mostra inaugurata il 26 giugno all’interno della casa natale di Raffaello Sanzio, racconta uno stato di grazia – quello di Spadoni – che mette in pace l’arte attuale con la tecnica. In un mondo (mondo?) in cui gli artisti hanno (spesso) dimenticato il disegno, “Direzioni” rappresenta un passo nel passato, quando il tratto doveva essere pulito. Perché Spadoni – va detto subito – sa disegnare. E bene. E sa anche dipingere: recentemente si è aggiudicato il Premio Nazionale delle Arti 2011. “Direzioni” è un viaggio in bianco e nero nell’autoritratto, visto però nell’accezione del dono: Spadoni è assoluto protagonista di questo percorso: protagonista nel volto, nel viso e nelle mani. Di quelle mani che disegnano – nel vero senso della parola – e giocano, in un battere e levare continuo, con l’io (spesso semplicemente riflesso). Ma non c’è pericolo di caduta: l’artista cesella gli autoritratti, e li inserisce in un gioco di opere d’arte del passato, proponendosi come deus ex machina, come attento osservatore “dentro l’opera”, come semplice “comparsa”, girando la clessidra del tempo. Così “Emmaus”, o “Il sacrificio di Isacco”, o ancora “Narciso”, che si specchia nel lago e riflette il volto di Spadoni. L’oggettiva bellezza delle sue opere si cela nello sguardo. Uno sguardo attento, quasi rapace, che “filtra” e propone, lanciando al mondo dell’arte contemporanea un’ancora di salvezza. Quella del “saper (finalmente) disegnare”. E del saper comunicare al pubblico un’emozione. Senza colori.

Orari: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Domenica dalle 10 alle 13.

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