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San Marino, quei segnali da cogliere

da Redazione

di Loris Pironi

SAN MARINO – Ci sono dei segnali, basta volerli cogliere. Nel mare nostrum delle notizie negative, degli scoop strillati ai quattro venti, dei lanci d’agenzia rimpallati dall’Italia a San Marino per dire, con costanza esasperante, che c’è del marcio non in Danimarca ma sul Titano, ci sono comunque dei segnali che vanno in controtendenza. La visita del Santo Padre, un momento storico per l’intera Repubblica, ha costretto tutti quanti a riflettere sulle sue parole. E sull’etica, su tutti quei comportamenti che hanno portato San Marino al punto dov’è adesso.

Al San Marino Forum si è poi data una spinta – forse decisiva, chissà – per far partire il Parco scientifico e tecnologico. Anche qui le resistenze, trasversali, hanno finora impantanato un progetto che potrebbe fare la differenza per il Paese nel prossimo futuro. Ma le possibilità concrete che si passi dalle parole ai fatti oggi sono diventate molto più concrete. Nella stessa direzione s’inserisce la prima visita ufficiale a San Marino del Presidente dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), Benoît Battistelli. Le relazioni sempre più strette che il Titano sta stringendo con l’EPO, una delle organizzazioni più importanti nel campo dei brevetti a livello mondiale, rappresentano un’altra di quelle notizie che passano sotto traccia, ma che contribuiscono a disegnare un altro scenario. Certo, se lo si vuol guardare. Se si vuol stare ad ascoltare chi ogni giorno lotta con le contraddizioni di questo Paese che a volte ama farsi del male da solo. Noi lo abbiamo fatto, abbiamo letto negli occhi degli imprenditori quella scintilla di fiducia che era scomparsa da tempo. Torniamo per un secondo al San Marino Forum per citare Valerio De Molli, managing partner di Ambrosetti, che nella sua analisi ha invitato i sammarinesi a smetterla una volta per tutte di sentirsi dei piccoli Calimeri, piccoli e neri. L’intervento del Segretario Antonella Mularoni, veemente come al solito e per certi versi un po’ troppo sopra le righe nel suo prendersela puntualmente con la stampa, ha detto bene che una delle peculiarità dei sammarinesi è quella di autoflagellarsi. Un’altra è quella di dare sempre la colpa agli altri di quanto è accaduto, ma per questa volta soprassediamo perché non si tratta di un vezzo solo sammarinese. Sempre parlando di politica è assolutamente apprezzabile poi la linea comune trasversale per un provvedimento che porti il Titano a scambiare informazioni automaticamente con i Paesi con cui si è firmato l’accordo contro le doppie imposizioni: è con iniziative come questa – se poi non si aggiungono micidiali norme transitorie che le inficiano, è già successo – che si ricostruisce il rapporto con l’Italia e la credibilità del Paese. Su questa falsariga s’inserisce anche l’apertura del nuovo Tavolo per lo Sviluppo, ma lo diciamo sottovoce perché abbiamo visto tutti come è naufragato l’altrettanto carico di aspettative Tavolo Tripartito. Chiudiamo ricordando che questa settimana a San Marino era in programma la missione del GRECO, il gruppo anticorruzione del Consiglio d’Europa. L’esito di questo incontro si conoscerà soltanto a fine anno. Poi ci sarà il tempo per gli eventuali correttivi, ci si è già premurati di sottolineare. È vero che gli esami non finiscono mai, superarne qualcuno al primo colpo non sarebbe male.

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