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La Cassa di Risparmio è in sicurezza. La vicenda Delta si è conclusa

da Redazione

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Il Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, ha spiegato: “C’è stata un’adesione totalitaria della banche creditrici al piano dei commissari”.

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“La Cassa di Risparmio è in sicurezza”. Il Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, scandisce le parole in conferenza stampa nella sede della Fondazione San Marino e ripete un concetto che deve essere chiaro a tutto il Paese nel momento in cui la vicenda Delta si avvia alla sua soluzione. C’è stata un’adesione totalitaria della banche creditrici al piano dei commissari. Ora ci sarà il successivo passaggio in tribunale di Bologna per l’omologazione del piano.
“Certamente con gli advisor la conclusione della vicenda sarebbe stata meno penalizzante ma è importante che siamo arrivati alla conclusione di questa vicenda. Abbiamo superato la fase critica siamo fuori dalla bufera. La Cassa è stata posta in sicurezza”, afferma Tito Masi.
“Contro i pessimisti ho chiesto fiducia ai sammarinesi e ai nostri correntisti. Abbiamo fatto sforzi sovrumani specialmente dopo lo scudo fiscale”. Segnaliamo che la Cassa in percentuale ha avuto una media di capitali rientrati in Italia tra il 28 e il 29& per cento contro una media nazionale del 30-32%
“Abbiamo avuto il sostegno del sistema bancario, di quello pubblico e della clientela. I prossimi anni non saranno facili ma abbiamo 360 milioni di accantonamenti e un patrimonio di 295 milioni di euro per far fronte alle difficoltà”.
Nei prossimi anni ci dovrebbero essere comunque rientri per un miliardo e settecento milioni. Che saranno spesi a sostegno del’economia sammarinese.
“La Cassa è già impegnata nella stesura di un piano strategico 2011- 2015”, afferma ancora Masi.
“Anche se ci ha in qualche modo penalizzato – ha affermato Leone Sibani, presidente della Cassa di Risparmio – l’impostazione dei commissari è molto garantista. Tempi più lunghi ma abbiamo portato a casa un risultato sufficiente. Sarà un piano quinquennale flessibile che dovrà prendere in considerazione anche la chiusura degli accordi. Dovremo approfondire i contenuti e mettere su un’organizzazione adeguata. Dovremo potenziare le nostre attività anche con capitali esteri. Punteremo in prima battuta sul venture capital e sulla gestione dei patrimoni”.
Nei prossimi mesi la Cassa punterà ad un aumento del capitale sulle basi di un azionariato diffuso. Si pensa di raccogliere circa 150 milioni di euro.
E’ stata intanto costituita la New.co. per la riscossione dei crediti che si chiamerà Società Gestione dei Crediti Spa. Dentro le banche creditrici e al 10% la Cassa, che è la prima creditrice. E’ un soggetto vigilato e autorizzato da Bankitalia.

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