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Si è chiusa al Kursaal la quarta edizione del San Marino Forum 2011

da Redazione

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Si è chiusa la quarta edizione del San Marino Forum – Innovare e competere per il futuro. Un Forum all’insegna della lucidità nell’analisi delle problematiche (e dei punti di forza) del Titano e della propositività.

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Si è chiusa al Kursaal la quarta edizione del San Marino Forum 2011 – Innovare e competere per il futuro, promosso dalla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, Ente Cassa di Faetano, la Fondazione della Banca di San Marino e l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Dopo la presentazione del moderatore Sergio Barducci ha aperto il convegno in una sala affollata che ha seguito con evidente partecipazione gli interventi dei relatori, Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino.
“Lo Studio Ambrosetti ha prodotto in questi anni lo studio più completo mai fatto sulla Repubblica . Ma non siamo mai riusciti a passare dall’analisi ai fatti. La politica, l’instabilità governativa è stata devastante. La classe dirigente ha molte responsabilità, ma negli ultimi tempi sono state fatti molti passi in avanti in materia di antiriciclaggio, sullo scambio di informazioni. In tempi brevissimi le norme della Repubblica sono state aggiornate su quelle europee, bisogna dare atto a questo governo di aver allineato le norme dello stato allo standard internazionale. Ma è necessario ora un concreto, vero, cambio di passo, un progetto condiviso, eurocompatibile, non un libro dei sogni ”. A seguire l’intervento Valerio De Molli, managing partner di The European House – Ambrosetti con l’analisi scenariale, i numeri, le statistiche, per poi lasciare alla seconda parte del suo intervento la fase dei suggerimenti e delle proposte.
“Il mondo ha evidenziato una doppia velocità – ha spiegato alla platea – verificabile in tutti gli aggregati economici e nelle singole aree. In Europa, ad esempio, ci sono Paesi come la Germania e la Grecia; ci sono il nord e il sud del mondo, ci sono le economie emergenti e le economie emerse.
“La crescita del PIL dimostra come il divario si stia ampliando sempre di più e tutte le previsioni dei più grandi economisti convergono sulla considerazione che il mondo troverà un suo assestamento laterale. Un fatto non irrilevante per San Marino, che è e resta incernierato nella realtà italiana ed europea. Ecco che diventa importante diventare migliori tra i migliori, partita che si gioca sui singoli territori e sui singoli individui. La velocità di crescita è la velocità del singolo vagone più lento”.
Il tema del parco scientifico e tecnologico è stato al centro dell’intervento del Rettore dell’Università di San Marino, Giorgio Petroni: ha spiegato gli aspetti tecnici e pratici e prospettive del progetto.
“E’ un progetto ambizioso ma possibile. Che fa appello alla speranza, da rafforzare con coraggio e determinazione. Nel mondo esistono 2 mila parchi scientifici, in Italia ce ne sono una quindicina, eccellenti. Abbiamo identificato nella realtà sammarinese una peculiarità irripetibile, uno Stato indipendente inserito in un’area specifica nel cuore d’Europa”.
L’intervento del presidente dell’Anis Paolo Rondelli ha puntato sulle riforme e sulle proposte concrete per tornare a crescere come sistema paese. L’invito degli industriali è per una maggiore coesione, lasciando da parte le forze disgregatrici che hanno agito finora.
“Condividiamo – ha affermato tra l’altro – l’idea del Tavolo per lo sviluppo economico. Uno dei temi sarà il rinnovo dei contratti che può essere anch’esso motore di ricerca. Proponiamo di puntare su maggiore produttività con redditi più alti, alcune di queste risorse potranno finanziare il secondo pilastro pensionistico. Dobbiamo dare corso alle diverse idee d’impresa, puntare sulla concorrenza fuori dal protezionismo dei mercati. Rivediamo il progetto casa, consentiamo ampliamenti a quelle famiglie che hanno la necessità di piccoli ampliamenti. E’ necessario migliorare le infrastrutture del Paese. Decisivo non lasciarsi scappare l’occasione del Parco scientifico anch’esso strategico per il futuro dell’economia e per il rilancio della reputazione della Repubblica. Insomma, dobbiamo dare forza alle nostre eccellenze, abbandonare la negatività, il tutti contro tutti, la disgregazione, dobbiamo rivoluzionare il nostro paese ed è un lavoro che va fatto tutti insieme”.
Ancora parco scientifico e tecnologico con l’intervento di Germana Di Falco (Expert Italia), concentrato sul come recuperare le risorse per fare partire questo fondamentale progetto.
Il PST di San Marino dovrà avere una valenza internazionale data non solo dalla presenza del Titano: “Stiamo pensando – spiega ancora Di Falco – ad un’operazione che veda come capofila la Slovenia o la Grecia, per dare una connotazione internazionale immediatamente percepibile. Non si deve guardare al parco come un distretto vecchia maniera, con una contiguità geografica. Dobbiamo ragionare in un’ottica di open innovation”. Paradossalmente contrariamente a quello che si pensa, per Germana di Falco i soldi (dell’Unione Europea) non sono un problema. “L’importante è partire, a piccoli passi. L’importante è oltre a dichiarare quello che si vuole fare, e firmare l’accordo tra Italia e San Marino per il Parco, incominciare a fare”.
Valerio De Molli managing partner Ambrosetti – The European House dopo la pausa del coffe break è intervenuto sui questionari e sulla visione del futuro.
“Bisogna sistemare i basics, come internet, la presenza di San Marino nelle classifiche della banca mondiale, qualificare l’offerta turistica. Necessaria una cabina di regia trasversale, un piano strategico, favorire il riposizionamento delle attività economiche, porre la visione del futuro al centro delle trattative, profonda riforma dello stato, lavorare a fondo sulla reputazione del Paese, che è ancora uno dei grandi punti di debolezza”.
Antonella Mularoni, Segretario agli Esteri, è partita dagli errori del passato (dei precedenti governi su pressione del mondo economico e finanziario) e ha analizzato i passi fatti. Ha puntato il dito sul tutti contro tutti, che anima la vita pubblica sammarinese.
“Nel giro di pochissimo ci siamo trovati a cambiare profondamente il nostro sistema economico. Oggi il denaro ce lo dobbiamo conquistare, non esistono più soldi facili. C’è un’impresa sana che paga la mancanza di scelte che del passato. Ma tutti si sono accorti rapidamente che un’epoca era finita. Quando però in ambito internazionale sei considerato a lungo un Paese che raccoglie capitali anche poco puliti, che non ha un’immagine e una reputazione adeguata, è tutto molto più difficile”.
Da parte del Segretario Mularoni, in conclusione, un’apertura all’introduzione dell’IVA, caldeggiata anche poco prima dal Presidente degli Industriali. “Dobbiamo lavorare tutti assieme, come ha detto prima di me il Presidente Rondelli, di cui ho apprezzato moltissimo la relazione. Ma smettiamo di farci male da soli e di farci la guerra tutti contro tutti”.
Il segretario di Stato Marco Arzilli interviene sul parco scientifico e tecnologico e parla delle ambizioni internazionali di San Marino, per un futuro da costruire.
”Il parco scientifico sarà un unicum, a cavallo tra due stati. Il 23 giugno a Roma importantissimo appuntamento al ministero dello sviluppo economico per questo progetto. Noi abbiamo il diritto di fare impresa e questo ci deve essere riconosciuto a livello internazionale. Dobbiamo cambiare il sistema, dobbiamo portare avanti un’analisi critica per sburocratizzare e dare libertà alle imprese. Cinque imprese hanno già deciso di costituire il primo nucleo”.
L’intervento di chiusura è stato del presidente dell’Ente Cassa di Faetano, Maurizio Zanotti. “Auspico una svolta culturale, perché San Marino ha le risorse per tornare a sviluppare l’economia. Ma occorre porre al centro della rinascita del sistema paese San Marino l’uomo che agisce per il bene comune. I lavori del convegno hanno avuto la caratteristica di incentrare la discussione su temi concreti e definiti al tempo della crisi. Il parco scientifico può essere una grande occasione, vera concretezza. Ci sono le possibilità che entro sei mesi si possa aprire”. L’appuntamento da parte del Presidente Zanotti è per una nuova auspicabile edizione del San Marino Forum.

 

 

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