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San Marino, frontalieri: approvata la risoluzione di Marchioni, Vannucci e Narducci

da Redazione

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La commissione Esteri della Camera impegna il Governo italiano a intraprendere passi formali a tutela dei lavoratori italiani a San Marino: approvata all’unanimità la risoluzione firmata da Marchioni, Vannucci e Narducci.

 

La commissione Esteri della Camera impegna il Governo italiano a intraprendere passi formali a tutela dei lavoratori italiani a San Marino: approvata all’unanimità la risoluzione firmata da Marchioni, Vannucci e Narducci. Il Governo avvierà passi formali a tutela dei lavoratori italiani sul Titano: è stata approvata all’unanimità la risoluzione depositata in commissione Affari esteri dai parlamentari del Pd Elisa Marchioni, Massimo Vannucci e Franco Narducci (quest’ultimo relatore in commissione dell’atto parlamentare) atto che impegna l’Esecutivo italiano ad avviare passi formali a tutela dei lavoratori italiani a San Marino. La risoluzione, infatti, è un atto che, se votato dal Parlamento – come è avvenuto oggi – diventa un obbligo per il Governo. Di più, il rappresentante dell’Esecutivo ha annunciato che relazionerà periodicamente alla commissione sulle attività che gli Esteri intraprenderanno. Grande la soddisfazione di Elisa Marchioni, “finalmente dopo tante pressioni, maggioranza e Governo hanno cominciato a comprendere il disagio che grava sulle famiglie dei frontalieri, per colpa della tassa etnica, ma anche l’insostenibilità di una tale situazione di crisi tra i due stati, sopratutto per l’economia dei due territori. Nella risoluzione chiedevamo di intervenire a difesa dei lavoratori italiani, con una nota ufficiale o convocando l’ambasciatore sammarinese. Sono contenta che i colleghi della commissione Esteri abbiano accolto le richieste dei parlamentari Pd del territorio riminese e pesarese, avanzate grazie al fatto che Narducci siede nella commissione preposta. Il voto all’unanimità mi fa sperare in un cambio di sensibilità in Parlamento, senz’altro positivo visto che oggi si discuteva di tassa etnica, ma presto si discuterà di franchigia e, spero presto, di normalizzazione dei rapporti. Ora vedremo se anche altrove ci saranno dei passi concreti per annullare scelte inique e impopolari”.

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