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Diario della crisi del 10 giugno 2011

da Redazione

bandiera_Ue

 

 

E’ un’immagine simbolo, figlia fino in fondo della disperazione, ma che vale mille commenti degli analisti più raffinati.

di Saverio Mercadante


E’ un’immagine simbolo, figlia fino in fondo della disperazione, ma che vale mille commenti degli analisti più raffinati. La bandiera dell’Unione Europea, al centro della quale nel circolo delle Stelle vi è una croce nazista uncinata. E per ironia della sorte la foto dell’Associated Press l’ha pubblicata per primo un settimanale tedesco, il prestigioso Der Spiegel. La foto ritrae una manifestazione di piazza tenutasi lunedì scorso ad Atene. Migliaia di cittadini protestavano contro le nuove misure di austerità e sacrifici imposte dal governo di George Papandreu per “riaggiustare” i bilanci della Grecia, fuori controllo, al solo scopo di evitare il default ricevendo “aiuti” per un totale di 110 miliardi di euro da Bce, Ue e Fmi. Le banche tedesche sono quelle più esposte con la Grecia. Martedì scorso mentre veniva arrestato Angelo Dario Scotti, ad della famosa società alimentare (le accuse: corruzione, traffico di rifiuti e frode. Nella sua centrale a biomasse venivano bruciati anche rifiuti pericolosi) Coldiretti faceva quattro conti sulla vicenda del cetriolo. Ammontano fino ad ora a 417 milioni di euro le perdite subite dagli agricoltori europei a seguito del calo delle vendite determinato dall’emergenza dell’Escherichia coli. La Coldiretti precisa come si tratti di un valore che è già adesso pari a quasi il triplo della cifra di indennizzo di 150 milioni proposta dalla Commissione Europea al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue, convocato per affrontare le gravissime conseguenze per i produttori europei della contaminazione del batterio killer. A pagare il conto più salato delle incertezze e dei ritardi con cui in Europa si sta affrontando l’emergenza sono stati nell’ordine la Spagna (200 milioni), la cui produzione di cetrioli è stata ingiustamente accusata, l’Italia (100 milioni) che è il principale paese produttore di ortofrutta in Europa.

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