Home NotizieAttualità L’Italia a sorpresa: via la Svizzera dalla lista grigia del G20, mozioni per i frontalieri. E il Titano?

L’Italia a sorpresa: via la Svizzera dalla lista grigia del G20, mozioni per i frontalieri. E il Titano?

da Redazione

Svizzera bandiera sui montiVia libera della Camera alla mozione della Lega per far uscire la Svizzera dalla lista grigia dell’Ocse. Conseguenti vantaggi in arrivo anche per i lavoratori transfrontalieri impegnati nella Confederazione. E quelli che lavorano a San Marino?

E fu così che anche la Svizzera fu sul punto di uscire dalla lista grigia del G20. Con la benedizione della Lega. Una mozione leghista allla Camera, approvata con il parere favorevole del Governo, impegna infatti l’esecutivo italiano “ad adoperarsi, nelle opportune sedi internazionali, affinché la Confederazione elvetica possa essere esclusa dalla cosiddetta ‘lista grigia’ (del G20, appunto, ndr), in relazione al concreto rispetto delle regole sulla trasparenza finanziaria”.

Svizzera bandiera sui montiIl documento è stato approvato con il parere favorevole del Governo, annunciato dal sottosegretario all’Economia Bruno Cesario.

Tale mozione porta con sé buone notizie per i lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano il confine della Confederazione elvetica. Insieme al testo della Lega sono state approvate anche le mozioni presentate dagli altri gruppi parlamentari dedicate anch’esse alla doppia imposizione a carico dei lavoratori transfrontalieri: molti documenti ricordano che la Svizzera è stata inserita nella ‘black list’ dei Paesi che agevolano l’evasione fiscale, ma non ne chiedono l’esclusione.

Poiché la Svizzera si è fino ad oggi resa protagonista di posizioni decisamente oltranziste sul segreto bancario e la trasparenza rispetto ad altri Paesi che con l’Italia hanno l’analogo problema (ne citiamo uno solo, San Marino…) e poiché viceversa altri Paesi (sempre San Marino) che hanno di contro intrapreso già da tempo un percorso verso la trasparenza ed hanno chiesto all’Italia di prendere atto di tale impegno, i lavoratori frontalieri impiegati sul Titano si domandano, legittimamente, come mai la Lega e il Governo italiano non prendono lo stesso impegno con San Marino. Risolvendo una volta per tutte una serie di problemi che sono figli della mancanza di accordi tra i due Stati, reinserendo una volta per tutte la franchigia – al momento depennata – e contribuendo in questo modo a cancellare, in un sol colpo, la deprecata (e deprecabile) “supertassa” che va a colpire solo i lavoratori italiani a San Marino introdotta dall’art. 56 della Finanziaria.

Forse alla Lega e al Pdl non interessano i voti delle 6.500 famiglie dei frontalieri romagnoli e marchigiani, chissà, eppure siamo convinti che all’asse Bossi-Berlusconi, e ai rispettivi referenti locali – in questi tempi così difficili per la maggioranza – farebbero tanto comodo…

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