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William Vagnini (ANIS): Green economy sempre più importante per San Marino

da Redazione

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Il convegno dedicato all’imprescindibile binomio tra scuola e imprese permette di affondare alcune riflessioni sulla sfida per la sostenibilità che il mondo industriale di San Marino (e non solo) deve incominciare ad affrontare.

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Anche l’edizione 2011 di Ecomercatale è andata in archivio. Ma ha permesso di aprire una finestra su un mondo ampio ed assolutamente poco conosciuto. Il convegno dedicato all’imprescindibile binomio tra scuola e imprese di mercoledì scorso ci permette di affondare alcune riflessioni sulla sfida per la sostenibilità che il mondo industriale di San Marino (e non solo) deve incominciare ad affrontare. Qual è lo stato dell’arte della realtà imprenditoriale del Titano in fatto di temi ambientali ce lo illustra William Vagnini, Funzionario ANIS, che peraltro ha preso parte al già citato convegno. “Per le aziende del nostro territorio – spiega Vagnini – incomincia ad essere estremamente importante la certificazione ambientale. Si tratta di un valore aggiunto che talvolta può costituire un requisito per accedere a gare di appalto e che acquista un ulteriore valore in una realtà piccola come la nostra, dove le distanze tra centri abitati e zone industriali sono estremamente ridotte. ANIS è da sempre attenta alle tematiche legate all’ecososteniblità. Vorrei ricordare che già da diversi anni la nostra associazione ha stretto un accordo con ECS DNV (ente di certificazione internazionale, ndr) e che con la sezione industria del Fondo Servizi Sociali ogni anno vengono destinate risorse economiche per sostenere ed incentivare anche gli interventi di certificazione ambientale e di prodotto”.

 

Sul territorio della Repubblica ci sono diverse aziende che possono essere additate come esempio positivo.


“Sì, sono diverse quelle che hanno incominciato a battere la strada della green economy, producendo pannelli voltaici, imballi, vernici ad acqua anziché con solventi tanto per fare qualche esempio concreto, ma altrettante hanno investito nella realizzazione di impianti moderni per la riduzione dell’impatto ambientale, per il recupero o il riutilizzo di rifiuti e naturalmente anche in ambito energetico, a partire dalla realizzazione di impianti fotovoltaici sui capannoni”.

 

La green economy è un settore in rapida espansione. Che possibilità c’è per un giovane sammarinese di trovare lavoro a San Marino in questo campo? E cosa si può fare per facilitare l’interazione tra scuola e impresa?


“Di spazio ritengo che ce ne sia, e probabilmente in un futuro prossimo sarà ancora di più. Già oggi ci sono spazi nella libera professione, il settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili promettono grandi potenzialità. E non è un caso che le Università stiano predisponendo corsi di laurea per formare figure altamente qualificate in questi settori. Ma la green economy è un motore di cui ancora si fa fatica a capire le potenzialità, quindi a mio parere ogni stima è riduttiva. Per quello che riguarda il rapporto tra scuola e impresa, chiaramente l’auspicio di ANIS è che sia sempre più serrato, e non solo per le tematiche ambientali. Ritengo che si potrebbero stabilire dei percorsi guidati nel mondo dell’impresa già a partire dalle scuole secondarie, con visite alle aziende che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio o addirittura stage formativi. E poi si potrebbe cominciare a ragionare su forme di collaborazione ancora più stringenti. L’ANIS guarda al futuro, ed è sempre disponibile al confronto”.

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