Alla fine Sabato Riccio non si tocca. Lo ha stabilito il Congresso di Stato, che ha deciso di non presentare ricorso verso la decisione della Commissione disciplinare, che si è dichiarata non competente per pronunciarsi.
SAN MARINO – Alla fine Sabato Riccio non si tocca. Lo ha stabilito il Congresso di Stato, che ha deciso nella seduta di ieri di non presentare ricorso verso la decisione della Commissione disciplinare, che a sua volta aveva deciso di non pronunciarsi sul comportamento del Coordinatore del Dipartimento di Polizia.
Il nocciolo della questione ruota attorno al tipo di contratto che lega Sabato Riccio alla Repubblica di San Marino, un contratto di tipo privatistico, su cui la Disciplinare non ha la competenza per pronunciarsi. Un cavillo, praticamente, che fa sfumare nel nulla un anno di polemiche e veleni (anche politici, anzi soprattutto) seguiti alle pesanti baruffe tra lo stesso Riccio e il Comandante della Gendarmeria, Achille Zechini.
Ricordiamo inoltre che il Congresso di Stato si era già pronunciato sulla vicenda, presentando una nota di biasimo ad entrambi i protagonisti di questa spiacevole vicenda.
Nella delibera del Congresso di Stato che deve essere ancora licenziata a conclusione di questa vicenda, a quanto trapelato, si preciserà che questo parere sui contratti di natura privatistica non deve costituire un precedente – quanto potrà valere questa specifica lo vedremo col tempo – mentre risulta anche la contrarietà espressa dal Segretario di Stato agli Interni, Valeria Ciavatta, per questa decisione piuttosto controversa nei fatti e che non riesce a chiudere una pagina spiacevole riguardo la gestione delle forze dell’ordine a San Marino.
